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LANCIO D'AGENZIA

FESTE VIGILIANE 2023 * TRIBUNALE PENITENZA – PIAZZA FIERA / ANDREA CASTELLI: “ I NOMI DEI POSSIBILI CONDANNATI: MAURIZIO FUGATTI – STEFANIA SEGNANA – ROBERTO PACCHER – MIRKO BISESTI – ROBERTO FAILONI – FRANCO IANESELLI – FRANCESCA GEROSA “

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23.56 - venerdì 16 giugno 2023

l Tribunale di Penitenza che si è svolto questa sera in Piazza Fiera, si trasmette in allegato un breve estratto del testo, selezionato direttamente dall’artista Andrea Castelli.

Qui di seguito sono riportati anche i nomi dei possibili condannati: Maurizio Fugatti (Presidente della PAT), Stefania Segnana (Assessora alla salute della Pat), Roberto Paccher (Presidente del Consiglio regionale), Mirko Bisesti (Assessore alla cultura della PAT), Roberto Failoni (Assessore al turismo della PAT), Franco Ianeselli (sindaco del Comune di Trento), Francesca Gerosa (Presidente di ITEA).

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Feste vigiliane 2023 Tribunale di Penitenza
INTENTI
GIUDICE – (…) Riprendo il filo poco fa disperso…
Da questo processo in contumelia… ops… contumacia emergerà -grazie al coscienzioso lavoro dei presenti- un nome, che sarà vittima di “Tonca”, un personaggio che abbia metaforicamente bestemmiato e leso la dignità del popolo trentino con affermazioni, atti e comportamenti eccetera eccetera… e si fanno i nomi! In breve e per farla corta: i candidati alla Tonca potranno essere più di uno qui stasera, ma alla Tonca vera e propria nell’Adige, (inteso come fiume e non come giornale, sarebbe troppo crudele la seconda ipotesi) ne sarà condannato uno solo.
Ho detto “UNO” avvocati, mi raccomando, e non quindici in un missiòt che cambia tutto per non cambiare niente in modo popolar-ruffianoide…
TURISMO
ACCUSA – (…) O dobbiamo forse cominciare da questo turismo allo stato brado, cominciamo da lì? Laddove si chiedono soldi a Roma per gli acquedotti e la siccità, ma se ne girano gran parte ad un consorzio sciistico che li spenderà in acqua per far la neve artificiale? Vogliamo riflettere sulla schizofrenìa di questi fatti? Diciamo dei raduni di fuoristrada concessi nei parchi? Oppure parliamo delle nostre foreste che hanno sofferto prima per Vaia, poi per il bostrico, ora per la scarsità

di neve e la siccità ma nonostante ciò si sventrano per fare piste per il turismo di massa…
Crediamo di essere noi i padroni. Anzi lo siamo! Noi possiamo fare concerti rock a tremila metri, con altrettante persone a calpestare la flora, spaventare la fauna, a scorticare, affumicare un territorio che non sa reagire in breve tempo a queste aggressioni.
La nostra montagna non subiva simili assalti dai tempi della grande guerra, ben più sanguinosi allora, ma più affollati e con cannoni da neve oggi.
Tutto ciò in nome di un barbara concezione di turismo legata al cieco guadagno! Come reagirà la Natura, questa è la domanda signor Giudice, come reagirà la Natura a tutto ciò?
IL MACIGNO
GIUDICE – Mentre ella avvocato provvede al soccorso della collega svenuta ex abrupto, un’ amara e profonda riflessione incombe sul mio incarico.
Vedo nell’accaduto una fosca metafora, un funesto simbolismo: la povera collega dopo mesi di raccolta e studio di caliginose informazioni, perniciose vicende e sinistri fatti -nostrani e non- soccombe rappresentando in questa sua disgrazia il cittadino comune oberato di problemi che come macigni lo schiacciano. Cittadino comune del quale nessuno sembra occuparsi se non con gabelle, tasse, rincari, bollette e promesse elettorali simili a fuochi fatui. Tutto ciò dovuto, a nostro illuminato parere, dal fatto che non più la politica determina l’economia, bensì questa, l’economia, (che i fa anca ‘l festival) determina la politica

mettendo i suoi pupazzi obbedienti (altrimenti non sarebbero lì) nei punti chiave ad eseguir servendo…
(cambia) Stala mèio? Perché no so pù cossa dir…
ORSO
DIFESA – Mi lasci finire, Giudice… Tuttologi da divano, protezionisti da libro Cuore, impiegati, casalinghe, idraulici, garzoni, escort e persino attori: tutti orsologi professionisti! L’ignoranza eletta a sistema.
Non voglio prendere posizione su buoni e cattivi, su ciò che sia giusto fare ora o su quello che è sbagliato.
Puntiamo il dito invece su una sperimentazione dal senso quantomeno dubbio: la re – introduzione “mutatis mutandis” dell’orso nei nostri boschi… Una sperimentazione a nio nodesto parere gestita male, superficialmente, un po’ diciamo alla “vediamo che succede” o, come si usa dire dalle nostre parti, “a far balàr l’ors e anca l’orsa” … perfino con la non celata speranza (che ora purtroppo si è trasformata in lugubre delusione) che sarebbe stato pure un incentivo per il turismo… quel turismo del tipo “mamma mamma guarda l’orsacchiotto!”. Tutto in un territorio antropizzato come il nostro, ben lontanto dalle distese dell’Alaska: voglio dire che un orso da noi una casa prima o poi, sul suo cammino, la trova. E noi umani a differenza dei nostri avi abbiamo scordato le regole di convivenza con l’orso!
Ci siamo impigriti!
Crediamo di essere noi i padroni. Anzi lo siamo! Noi possiamo fare concerti rock a tremila metri, con altrettante persone a calpestare la

flora, spaventare la fauna, a scorticare, affumicare un territorio che non sa reagire in breve tempo a queste aggressioni.
La nostra montagna non subiva simili assalti dai tempi della grande guerra, ben più sanguinosi allora, ma più affollati e scriteriati oggi.
Tutto ciò in nome di un barbara concezione di turismo legata al cieco guadagno! Come reagirà la Natura, questa è la domanda signor Giudice, come reagirà la Natura a tutto ciò?
SINDACO
ACCUSA – Posso continuare? E’ che il nostro sindaco a dirla tutta è un inguaribile ottimista, ad esempio fa pagare un euro di multa a chi lascia il monopattino in mezzo alla strada o di traverso al marciapiede! Ma dico io, Sindaco: 50 euro di multa o rideranno di lei! C’è una foto del nostro Sindaco? Non ne ho trovata nemmeno una, è riservato… non ama farsi fotografare…
DONNE
ACCUSA – (…) Ma per favore… vostr’onore si contenga! Le ricordo che per una donna ricoprire ruoli istituzionali è a volte avvilente, pertanto la invito Giudice a ritirare immediatamente i titoli “pòpa” e “matelòta”. GIUDICE – Va bene… ma la vedo così giovane e carina con quegli occhietti furbi…
ACCUSA – (altro urlaccio) Agghhhh..! La smetta! Bastaaaa! E alle donne dico di non mollare! Credeteci, la strada è in salita e lo sarà sempre in un mondo dominato dai maschi, (urlando), per questo hanno paura! Perché noi siamo più forti! (aizza la piazza)

SANITA’
ACCUSA – La prego, mi dica Lei da dove devo cominciare: dalla Sanità e dall’assessora fantasma? Fino a dieci vent’ anni fa la Sanità trentina era il nostro fiore all’occhiello, ricordate? Ora con i tentativi malcelati di privatizzazione e con i tagli operati alla Sanità prima e anche dopo la Pandemia, quando l’emergenza si era mostrata in tutta la sua virulenza… cose folli! Ora c’è la fuga di medici, di infermieri che scappano vostr’onore! Si chiudono reparti per mancanza di personale… Che sta succedendo? Nave senza nocchiero… Per non dire di fatti drammatici di mobbing accaduti all’interno di una conduzione che definire goffa sarebbe una metafora, signor giudice!
Ripeto, “tagli alla Sanità” e a mio parere chi li ha proposti sarebbe da arrestare dopo quanto accaduto!
(…) Adesso per il medico di base bisogna telefonare dalle alle, e così pure per el mal de panza: niente festivi, solo dolori in orario. Oppure mandare una mail , poi con calma, se ha tempo, il dottore risponderà su whatsapp o su messenger…. e si sa che gli anziani sono praticissimi di computer Ricordate quando il buon medico, fedele al giuramento di Ippocrate, veniva anche in casa?
DIFESA – Ma collega cara, sono cambiati i tempi, ora il medico di base ha migliaia di pazienti, dovrebbe avere un massimo di 1.500 pazienti, secondo le norme, invece arrivano fino a tremila, più del doppio! Che se andasse di casa in casa impazzirebbe… E’ una questione molto più

complessa… il numero chiuso delle università, ad esempio… (vorrebbe continuare)
ACCUSA – Poi per forza si intasa il Pronto Soccorso!
GIUDICE – Ma adesso (colpi di martello) chi è la difesa e chi l’accusa, avvocati, no capisso pù niente! E cosa dovrei fare, chi tonco nell’Adige, chi tonco? Dovete darmi nomi e cognomi!
PRIVILEGI
Nel novembre scorso il direttore del Muse ha firmato una lettera riservata ai Vip dove offriva, tra altri preziosi benefici, l’ingresso gratuito al Museo, … l’omaggio di due ore di parcheggio, … sconto del 10% al bar del Muse e al Muse shop… omaggio estendibile –si precisa nella lettera- a famigliari ed amici. Only VIP! Siamo alla crema della crema, signor Giudice… Un privilegio a chi gode già di svariati altri vantaggi come ben sappiamo… Un Robin Hood alla rovescia. Diamo ai ricchi e che i poveri si arrangino. Si omaggia così carinamente tutta una serie di very important persons, dal Principe Presidente e giù giù a tutta una serie di politicini e funzionariotti … Insomma: uno schiaffo in faccia a chi non si può permettere il Muse o a quanti lo visitano con sacrificio, pensiamo alle famiglie. Questa è la linea politica dei nostri giorni: privatizzazioni e favori che in certi casi sono la stessa cosa…
MISCELLANEA
ACCUSA – (rinvenendo come in trance) I tavolini dei bar ora crescono anche sugli alberi. Il plateatico si allarga a macchia d’olio… ci ingoierà tutti… senza l’aperitivo si muore… L’acqua della fontana del Nettuno -se

cambia il vento- entra direttamente nel tuo spritz. Per questo aumenteranno il prezzo…
E la ‘Ndrangheta zitta zitta scava nel porfido mentre la politica minimizza…
La morìa delle api a causa dei pesticidi che si continuano ad usare malgrado la dimostrata pericolosità…
E intanto anche il prezzo del caffè è aumentato perché, non ce la fanno mica, poverini… l’acqua calda sporca d’orzo costa 1 euro e 60… ma “la cucina chiude alle dieci!”
La dittatura mercantile ci governa ormai da tempo.
A rigor di logica se al Turismo si mette un albergatore… (ci pensa) il buon senso suggerirebbe che alla Sanità ci vada un medico. Invece mi dicono ci sia un fantasma…
Oddìo, il buon senso è all’angolo: buonanotte!

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