INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA N. 1891 – BBT e circonvallazione di Trento tra ritardi clamorosi e promesse mancate
A fine 2018 chiedevo conto dei gravissimi segnali che, a dispetto del fideismo generalizzato, giungevano dal cantiere del BBT. I report infatti denunciavano ritardi clamorosi (anche 3 anni) e pesanti incrementi di costi (230 milioni di euro, per cominciare) nelle tratte a nord del Brennero. Nulla però squassava la Provincia che dopo 4 mesi di approfondimenti faceva sapere ai trentini che tutto era tranquillo e procedeva secondo il programma. Quasi due anni dopo lo scrivente, sono l’Alto Adige e il Tirolo a lanciare l’allarme, sia per le tempistiche (concreto per i nostri vicini lo slittamento oltre il 2030 dell’entrata in funzione) che per i costi. Considerato che tutta la strategia della mobilità delle persone e delle merci del nostro territorio ruota attorno alla dogmatica attesa del BBT, considerato che, a detta degli stessi potenziali fruitori il BBT privo delle tratte di accesso è inutile, considerato che, secondo gli impegni assunti dalla Provincia, entro lo scorso maggio avrebbero dovuto essere pronti i progetti preliminari dell’interramento e della circonvallazione di Trento,
si interroga il Presidente della Provincia per conoscere
l’aggiornamento sulla situazione dei cantieri austriaci del BBT, se conferma l’entrata in esercizio per il 2028 nonché la stima dei costi, quali eventuali iniziative intende adottare nonché lo stato della progettazione preliminare per le tratte trentine la cui conclusione era stata promessa per maggio 2020.
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Cons. prov. Filippo Degasperi