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COPPOLA (VERDI DEL TRENTINO) * DISCARICA SARDAGNA: « LA CHIUSURA TUTTAVIA NON RISOLVE ANCORA DEL TUTTO IL PROBLEMA, ORA OCCORRE BONIFICARE IL TERRENO »

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10.59 - martedì 10 novembre 2020

Sullo stralcio definitivo della discarica di Sardagna dal piano delle discariche provinciali

La notizia dello stralcio definitivo della discarica di Sardagna dal piano delle discariche provinciali, perché in contrasto con le stesse norme provinciali sulle discariche – vecchie e nuove – non può che far piacere a chi, come i Verdi, su questo sito aveva espresso molte riserve, sostenendo il Comitato popolare di Sardagna.

Fu l’assessorato all’ambiente del Comune di Trento con l’ass. Aldo Pompermaier a far chiudere temporaneamente la discarica quando si scoprì lo sversamento nella stessa di materiali non ammessi ed a “portare le carte” in Procura. E fu lo stesso assessorato ad opporsi, per quanto possibile, all’ampliamento ed al prolungamento a lungo termine della vita della discarica. La Provincia decise diversamente e la discarica proseguì a rilento la sua attività solo perché con la crisi economica il materiale proveniente dalle demolizioni era molto diminuito.

La chiusura tuttavia non risolve ancora del tutto il problema discarica. Occorre ora bonificare quel che c’è da bonificare e restituire, attraverso l’intervento pubblico, il terreno della discarica all’abitato di Sardagna, se non altro come forma di risarcimento per il disagio causato in tutti questi anni.

Occorre anche che l’ente pubblico – Provincia e Comune – capisca finalmente che lo strumento “discarica” non è più idoneo per lo smaltimento dei rifiuti. Il ciclo dei rifiuti non potrà ormai più prescindere dalla riduzione, dal riciclo e dal riuso, indipendentemente dalla tipologia del rifiuto stesso.

Purtroppo nel comune di Trento esistono altre aree inutilizzabili perché fortemente inquinate. Aree per le quali si sono spese troppe parole e pochi fatti concreti: si pensi solo alle ex-aree industriali di Trento-nord. Occorre che la nuova amministrazione comunale prenda a cuore il problema, ricercando seriamente una soluzione, anche a prescindere dagli interessi degli attuali proprietari.

I grandi passi avanti fatti nel recupero idrogeologico del nostro territorio daranno modo a tecnici e ad esperti di trovare le soluzioni più idonee per mettere in sicurezza la zona della discarica di Sardagna, senza per questo dover ricorrere all’utilizzo di materiale di risulta di cantieri e costruzioni, ripristinando di fatto una discarica che tanti problemi e preoccupazioni ha causato agli abitanti del paese.

 

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Lucia Coppola

Portavoce dei Verdi del Trentino

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