Italia Nostra ha denunciato una vera e propria devastazione dei boschi di Grumes in val di Cembra. Una fustaia di pino silvestre e un bosco di abete rosso, faggio e larice sono stati decimati pare a causa della realizzazione di un impianto sottochioma a goccia promosso dal Consorzio di miglioramento fondiario di Grumes e finanziato dal Servizio agricoltura della Provincia in base alla LP n. 4 del 2003.
Riporta Italia Nostra: “Il progetto approvato prevedeva la posa di un tubo di PVC di 8 cm di diametro entro uno scavo largo 50 cm e profondo 120. E’ stata invece realizzata una strada di 4 metri di larghezza media, demolendo rocce e abbattendo alberi”.
Un intervento altamente impattante che parrebbe non aver senso per la posa di un tubo.
Troppo spesso ci si dimentica dell’importanza che rivestono gli alberi: sono in grado di modificare l’ambiente in cui viviamo, migliorano la qualità dell’aria e mitigano il clima. Riducono il deflusso delle acque piovane, assorbono le precipitazioni, influenzano la velocità e la direzione del vento. Grazie alla loro longevità, sono spesso considerati dei monumenti viventi da preservare e conservare.
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Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia per sapere:
in cosa consiste con esattezza l’intervento realizzato nel territorio di Grumes e che ha reso necessario l’abbattimento di una fustaia di pino silvestre, di parte del bosco di abete rosso, faggio e larice e la costruzione di una strada di quattro metri di larghezza media;
chi ha autorizzato il progetto;
a quanto ammonta la spesa finanziata dalla Provincia;
se la Provincia di Trento ha vigilato e controllato lo svolgimento dei lavori che ha finanziato;
se ritenga che un’opera come quella progettata avrebbe potuto essere realizzata senza perpetrare uno sfregio al bosco.
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Cons. Lucia Coppola
consigliera provinciale/regionale Gruppo Misto/Europa Verde