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COMITATO NO TRAM – BOLZANO * FASE 2: OLIVERI, « CHIEDIAMO MISURE A BREVE TERMINE PER SNELLIRE LA MOBILITÀ DELLE AUTO IN CITTÀ »

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09.00 - domenica 26 aprile 2020

Fase 2, anche la viabilità con le auto deve essere snellita. La viabilità altoatesina si appresta ad affrontare la fase 2 dell’emergenza Covid-19 con un pacchetto di misure pensato per agevolare l’utilizzo della bicicletta. Pur condividendo questa misura, il Comitato No Tram chiede misure a breve termine per snellire la mobilità anche delle auto a Bolzano.

“Potenziare l’utilizzo delle biciclette è giusto, ma questa misura non può essere efficace per tutti dal momento che non tutti possono utilizzare sempre la bicicletta per motivi di tempo, di salute e altri ancora – sostiene Rosanna Oliveri, presidente del Comitato No tram e portavoce per la viabilità de L’Alto Adige nel Cuore, insieme a Alessandro Forest, consigliere comunale AANC e Tritan Myftiu, vicepresidente Comitato No tram-. Non si può però limitarsi a questo.

Bolzano, prima dell’emergenza sanitaria, soffocava nel traffico e mano a mano che si passerà alla fase 2 ce ne sarà ancora di più, visto che nei mezzi pubblici bisognerà rispettare le distanze e di conseguenza ci saranno meno posti a disposizione. A questo si aggiunge la paura che in molti avranno di contrarre il virus utilizzando i mezzi pubblici. È quanto mai necessario puntare sullo snellimento del traffico dei mezzi privati con una serie di interventi a breve termine di facile realizzazione ma che porterebbero un grande vantaggio alla popolazione.

Fra le esigenze ormai acclarate ci sono gli interventi da eseguire sulla strada arginale. Essa è la spina dorsale della città ma è nata e tuttora rimane, limitata nella sua efficacia, a causa delle modalità di accesso ed uscita da essa. Nelle ore di punta, in particolare, già prima dell’emergenza improvvisamente si trasformava, diventando, di fatto, una strada a corsia unica, in quanto la seconda corsia è regolarmente occupata dai veicoli in entrata o uscita.

Di conseguenza la sua capacità di smistamento si riduce ad un terzo ed inoltre basta un minimo intoppo per raggiungere anche il blocco totale. Il primo intervento programmabile è in assoluto la modalità di accesso alla strada arginale da ponte Resia. Procedendo all’esproprio della strada di accesso all’azienda elettrica, per utilizzarla quale corsia di accelerazione per l’entrata in arginale.

Questa corsia consentirà di eliminare la strettoia esistente, che consente l’attuale ingresso. Un altro intervento immediato ed a bassissimo costo – qualche cartello e la segnaletica orizzontale- è ripristinare l’accesso diretto a ponte Resia da Via Volta e dalla strada di uscita dall’autostrada. Gli utenti che provengono dall’autostrada o da via Volta, avranno la possibilità di scegliere le modalità di accesso a ponte Resia, o direttamente o tramite l’accesso di via Righi. Questo accesso, ridimensionando la sua portata, potrà essere trasformato in corsia di accelerazione, mediante la realizzazione di una corsia apposita realizzabile con un muro di sostegno. Conseguentemente anche questa strettoia potrà essere eliminata fluidificando la portata dell’arginale.

Per ottimizzare l’insieme si dovrà intervenire anche sulla bretella d’uscita a ponte Resia, allungandola di una cinquantina di metri, mediante un piccolo esproprio, con la realizzazione della corsia sostenuta da apposito muro di sostegno. Un elemento importantissimo per la viabilità sostenibile sarà anche la reazione di parcheggi nelle aree periferiche”.

 

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Rosanna Oliveri (Presidente Comitato No tram)
Tritan Myftiu (vicepresidente)
Alessandro Forest (consigliere comunale)

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