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CISL MEDICI – TRENTINO * MONDIALI CICLISMO – REPLICA A COMUNE TRENTO: « L’AMMINISTRAZIONE NON SI È PREMURATA DI INCONTRARCI, COME PER IL CONCERTO DI VASCO ROSSI »

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12.00 - sabato 17 settembre 2022

In relazione alla interpretazione del ruolo del medico di medicina generale da parte dell’Ufficio Stampa Comune di Trento, oggi e ieri su tutte le testate giornalistiche, consigliamo di leggere gli artt.43 e 44 del contratto di lavoro nazionale della categoria che qui rappresentiamo (medici di famiglia e guardie mediche).

Essi impongono l’ attività ambulatoriale e domiciliare giornaliera, notturna, prefestiva e festiva, senza sorta di esenzione per eventi come quelli accaduti in questi giorni, e rischio di gravi sanzioni disciplinari. I medici di medicina generale a ruolo unico forniscono un servizio essenziale per la salute dei cittadini. Pertanto il raggiungimento dell’ambulatorio, negli orari stabiliti , o il raggiungimento dei domicili, per le visite programmate o urgenti, deve essere sempre garantito, al pari di ogni altro presidio sanitario pubblico.

Questo è quanto da noi segnalato e stigmatizzato nei giorni scorsi. Non siamo normali cittadini proprio per il servizio pubblico essenziale che assicuriamo. E questo è stato dimenticato dal Comune di Trento e dall’Azienda Sanitaria.

Non comprendiamo, quindi, la replica del Comune di Trento. Cisl medici conferma tutto ciò che ha dichiarato, facendo presente quanto si è rischiato, con l’esempio fornito al verbo condizionale; e quanto sia accaduto, di cui è stato fatto un esempio concreto, con uno dei medici, non l’unico, che si sono trovati in forte difficoltà, giovedì, nella città di Trento… e sono in totale 74.

È importante, invece, che anche il Comune di Trento, come tutti gli altri Comuni che chiedono presenza di medici sui propri territori , comprenda il ruolo di questa categoria se vuole attrarne altri in futuro. Categoria che non può essere additata a semplice cittadino ma a professionista “specialista” addetto al servizio medico essenziale del SSN.

Con l’aggravante che, mentre i medici che hanno in loco parecchi ambulatori principali venivano fermati, o non raggiungevano le loro destinazioni, fra i soggetti autorizzati al transito in via Marinai d’Italia vi erano i mezzi agricoli!

Spiace che il Comune non si è mai premurata di avere un incontro anche con i Sindacati della medicina generale, della specialistica ambulatoriale, della pediatria, che operavano nella zona di Trento giovedì scorso, come invece è accaduto per altri eventi impattanti con il traffico (vedi Vasco Rossi), prevenuti con tutte le figure preposte, compresi noi.

Quanto ad APSS, come abbiamo specificato sul comunicato stampa, ricordiamo ancora che per sospendere l’attività era necessaria una delibera aziendale del Direttore Generale e non certo un trafiletto sul sito dei dipendenti con i percorsi delle gare chiusi al traffico cittadino.

Non siamo stati messi al corrente da nessuno che i medici di famiglia potevano chiamare la polizia per farsi condurre a casa di un paziente in urgenza; nè siamo stati esentati dall’eseguire le visite domiciliari programmate o ai letti dei pazienti neoplastici bisognosi di cure palliative; e non possiamo certo andare in ambulatorio alle 8 per aprire lo stesso alle 11, essendo il nostro lavoro molto più complesso di quanto possa pensare il Comune di Trento. Essendo, in alcuni casi, in pratica anche impossibile per la condivisione della stanza con altri colleghi, dati i costi degli ambulatori decisi dal Comune di Trento.

Solo per completezza vorremmo precisare che il medico anziano, trovatosi suo malgrado il blocco in Via Nazionale, obbedendo ai vigili che gli chiedevano la retromarcia, avrebbe toccato un segnalino stradale mobile a rotelle molto basso senza subire alcun graffio alla sua autovettura.

 

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Ufficio Stampa Cisl medici

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