Si segnala che il medico di medicina generale non ha, tra i suoi compiti convenzionati, secondo quanto previsto dall’art.45 Acn vigente, quello di certificare la 104 ai lavoratori, pubblici o privati che la richiedano per assistere minori o parenti stretti.
Al contrario, attualmente stanno arrivando, sempre più numerose, le richieste improprie, da parte di certuni Patronati, ai medici, per il tramite dei cittadini ,di certificazione secondo Legge 104,senza che i cittadini siano al corrente del reale iter per accedere al beneficio suddetto.
Ricordiamo quindi che il medico di medicina generale, appurata l’inabilità del proprio paziente attraverso sia accertamenti specialistici che strumentali che ne evidenzino la necessità di assistenza continuativa ed esclusiva, può solo certificare tale situazione al suo paziente e non, come viene prefigurato nei nostri studi, direttamente al parente che richiede la 104.
*
Dottor Nicola Paoli
Segretario generale Cisl medici del Trentino