News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

CGIL FIOM – CISL FIM * TRENTINO DIGITALE: « MANCA UNA RIFLESSIONE CONDIVISA SULLE CONSEGUENZE DEL CORONAVIRUS, SUL PASSAGGIO DALLE TRAVAGLIATE GRADUATORIE DEI TELELAVORATORI »

Scritto da
14.15 - martedì 23 giugno 2020

Sintomi di una situazione di sfiducia sono apparsi non solo con l’apertura dello stato di agitazione avviato il 3 marzo, ma anche con la proclamazione dello sciopero solidale, sinonimo dello sciopero a rovescio del 3 aprile, in cui si è continuato a lavorare, ma chi ha voluto ha devoluto quella giornata all’Azienda Sanitaria di Trento. È stato un modo per richiamare l’attenzione della controparte, azienda e provincia, e dimostrare che ai lavoratori di questa azienda la responsabilità e la solidarietà non mancano.

Concluso il periodo drammatico dell’emergenza e rincorati dai complimenti ricevuti per i servizi essenziali garantiti, invece di ritrovare il dialogo, abbiamo trovato una fortezza chiusa con una dirigenza, da un lato, arroccata su posizioni in contrasto con l’evoluzione che il mondo sta vivendo e , dall’altro, una proprietà assente.
L’azienda da tanto tempo paga le conseguenze di uno stallo dovuto a decisioni (o mancate decisioni) della proprietà: ci si ritrova da qualche anno senza un piano industriale, in attesa che esso sia elaborato da un ente esterno e in assenza di un direttore generale (posizione vacante da ormai un anno), che poi ne governi l’esecuzione. Un anno di inerzia in un mondo, quello informatico e delle telecomunicazioni, in cui il tempo è tutto: formazione, innovazione e sviluppo il cui oggi è ormai ieri.

Ci sono note dolenti nelle rivendicazioni dei lavoratori, alcuni di essi con radici profonde nel passato come la formazione e il turn over. Dipendenti che sono andati via per pensionamento o per dimissioni su base volontaria, attratti da prospettive di crescita migliori, non sono stati sostituiti, perdendo professionalità preziose. In alcune situazioni si tratta di posizioni strategiche, di importanza vitale per la garanzia dei servizi e nemmeno i solleciti della stessa dirigenza hanno fatto breccia nella volontà della proprietà di intervenire con un piano serio per arginare alla fuoriuscita di competenze.

Manca una formazione degna di questo nome che permetta di sopperire ai vuoti lasciati dai dimissionari. Manca la volontà di fare una ricognizione della situazione degli inquadramenti, con criteri che possano riconoscere l’effettivo lavoro svolto, invece che campagne spot di annunciate valorizzazioni della professionalità solo per alcuni e che rischiano di dividere ulteriormente, se non condivise e calate dall’alto.

Manca la volontà di fare una riflessione condivisa sulle conseguenze del coronavirus, ovvero il passaggio dalle travagliate graduatorie dei telelavoratori sancite a fine anno (che prevedevano % di telelavoro molto basse) al quasi totale collocamento in home working. Barriere culturali superate in un solo giorno che hanno segnato parcheggi e scrivanie vuote e tuttavia con un aumento della produttività e complimenti della Giunta per il lavoro svolto.

Infine come si traduce questa riconoscenza? Con l’alzare l’asticella per ottenere il premio di risultato, tanto da renderlo irraggiungibile. Con l’inserimento iniziale di un parametro, per fortuna ora eliminato, tarato sulle assenze per malattia. Proprio adesso, nell’anno del coronavirus. Con un altro parametro che misura la bravura di una società esterna e non dei dipendenti di Trentino Digitale. Con un parametro sul valore della produzione che neanche le previsioni fatte internamente nel forecast 2020 evidenziano la possibilità di raggiungimento. Ottimismo o palese volontà di prendere in giro i dipendenti?

Trentino Digitale gestisce ed eroga la connettività radio, internet e voce; gli applicativi utilizzati da tutta la pubblica amministrazione (Catasto, Scuole, e-Procurament, Ufficio Stampa della PAT ecc…) per la Provincia, Comuni, Comunità, APSS, Protezione Civile. Durante l’emergenza è stata elogiata per aver permesso ai dipendenti pubblici di lavorare in smartworking, attivando migliaia di VPN; per aver attivato per conto della provincia servizi utili ai cittadini , come #Resta a casa, passo io oppure il servizio per richiedere il Bonus Spesa Alimentare ecc…

Un ruolo al servizio della comunità quello di Trentino Digitale per questo i lavoratori si chiedono quanto l’azienda sia una società strumentale e quanto strumentalizzata.

Durante il presidio i delegati e i sindacalisti Fiom e Fim hanno incontrato il dirigente della Pat, dott. Silvio Fedrigotti, per un momento di chiarimento delle posizioni e con l’augurio di dirimere in fretta gli argomenti più urgenti.

In attesa di un riscontro positivo la Fiom e Fim proseguono con la proclamazione dello sciopero tra sei giorni.

 

Per FIOM-CGIL e FIM-CISL
Aura Caraba e Luciano Remorini

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.