(Fonte: Maurizio Fugatti) – Nei corridoi della struttura ospedaliera del Santa Chiara di Trento pare vi sia la presenza di alcuni nomadi che, indisturbatamente e senza farsi remore delle condizioni in cui versano alcuni pazienti, si presterebbero a sottrarre il denaro riposto nella stanza.
Tali vicende non sono purtroppo nuove agli scriventi considerate le numerose segnalazioni pervenute in questi anni.
Riportiamo brevemente una vicenda avvenuta negli scorsi giorni auspicando che a tali azioni seguano provvedimenti da parte dell’Azienda sanitaria e della Provincia autonoma di Trento.
Da quanto narratoci, una nomade con figli a seguito avrebbe sottratto del denaro dal cassetto di un paziente presso il reparto di oncologia in seguito all’allontanamento di quest’ultimo per una passeggiata.
L’infermiera avrebbe contattato quindi le Forze dell’ordine che sembra abbiano trovato addosso alla nomade l’esatto quantitativo di denaro sottratto al paziente. Purtroppo non si sarebbe potuto procedere all’arresto poiché a suo dire il gesto non sarebbe stato compiuto in quanto il denaro sarebbe stato suo e non sottratto a terzi.
Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia per sapere:
-Quanti casi similari sono avvenuti presso il Santa Chiara;
-Se sia possibile sorvegliare la loro presenza nella struttura, assicurandosi che gli stessi siano in loco per visite o altro legato all’aspetto sanitario;
-Considerato che secondo altre segnalazioni i nomadi si servirebbero delle toilette per l’igiene personale, se sia possibile provvedere al loro allontanamento;
-In quanti casi è stato necessario l’intervento delle Forze dell’ordine e quali gli esiti;
Se in altre strutture ospedaliere sono state segnalate problematiche similari e quali eventualmente le azioni intraprese.
A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.
In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:
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Foto: archivio Pat