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ARENA DI VERONA / OPERA FESTIVAL * AIDA – GIUSEPPE VERDI: « INAUGURAZIONE DEL 100° FESTIVAL, IN MONDOVISIONE SU RAI 1 (16/6/2023) »

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01.00 - sabato 17 giugno 2023

RAI 1 * INAUGURAZIONE ARENA VERONA ” AIDA”: « IN MONDOVISIONE DIRETTA VIDEO STREAMING LIVE WEB – VENERDÌ 16 GIUGNO 2023 » (VEDI – RIVEDI – LINK)

 

 

Un’Aida “di cristallo”: Stefano Poda firma l’inedito allestimento del capolavoro verdiano. Protagonisti Anna Netrebko e Yusif Eyvazov. Ad aprire la serata l’Inno e le Frecce Tricolori. La prima è stata diffusa anche su maxischermi nei quartieri della città, che si sono popolati di scenografie areniane per festeggiare il Festival n° 100. Sponsor e partner arricchiscono di iniziative dedicate il loro omaggio all’Arena. Venerdì 16 giugno – ore 21.00.
Si è potuto assistere in diretta all’apertura di sipario sul 100° Arena di Verona Opera Festival, la cui serata inaugurale è stata dedicata ad Aida di Giuseppe Verdi, in una nuova produzione che guarda al futuro ma dialoga con il passato. Piramidi trasparenti e architetture di luci si innestano negli spazi dell’anfiteatro romano, evocando un’Aida tecnologica ma intimista e riconoscibile al tempo stesso. La regia è stata affidata a un artista poliedrico come Stefano Poda, al debutto in Arena. La “Prima” del capolavoro verdiano, opera simbolo dell’Arena fin dalla fondazione del Festival, in programma venerdì 16 giugno alle 21.00 e trasmessa da Rai Cultura in diretta in mondovisione su Rai1, con la conduzione di Milly Carlucci e la partecipazione di Alberto Angela e Luca Zingaretti. Protagonista titolare è la star Anna Netrebko nel ruolo del titolo, affiancata dal tenore Yusif Eyvazov nei panni di Radamès. Insieme a loro sono impegnati Olesya Petrova nella parte di Amneris, Roman Burdenko come Amonasro e Michele Pertusi come Ramfis.
Descrivendo il suo spettacolo, di cui cura regia, scene, costumi, luci e coreografia, Poda spiega che « Il pubblico ha trovato davanti a una grande installazione: il moderno non è una rincorsa all’attualità, bensì un salto al futuro. Il patrimonio dell’antico Egitto diventa quello del genio di Verdi, che si trasforma in un tesoro tutto italiano rappresentato in una cattedrale laica, un luogo sacro e millenario pronto a raccogliere tutte le migliori energie dell’Italia». Non poteva che essere l’opera più rappresentata e amata dal pubblico, che arriva a Verona da tutto il mondo, ad aprire l’edizione n. 100.
La visione poetica di Poda restituirà un’Aida fortemente innovativa rispetto alle tradizionali messinscene nell’anfiteatro veronese. «Il palcoscenico è stato un piccolo universo carico di mille esperienze – commenta ancora il regista – tecnologico, dinamico, cangiante, sorprendente… ma allo stesso tempo l’ambizione è stata quella di sviluppare un viaggio riconoscibile, familiare, a misura d’uomo: un viaggio dantesco, da un mondo in conflitto a una storia intimista. Conciliare questi due lati, grandiosità e intimità, è stata la sfida nell’affrontare un titolo come Aida».
Il titolo verdiano ha visto una duplice “Prima”. Sabato 17 giugno alle 21.15 protagoniste altre grandi voci: oltre a Yusif Eyvazov, Olesya Petrova e Michele Pertusi, nuovamente sul palco Maria José Siri che ha vestito i panni della principessa etiope e Amartuvshin Enkhbat  che ha interpretato Amonasro. Come da migliore tradizione areniana, anche in questa Aida hanno spiccato stelle del panorama internazionale per ognuna delle 13 date in programma fino all’8 settembre. Fra queste, Gregory Kunde, Ekaterina Semenchuk, Ludovic Tézier, Anna Pirozzi, Elena Stikhina. Sul podio si  sono alternati i direttori d’orchestra Marco Armiliato, impegnato anche nelle due “prime”, e Daniel Oren. Il mondo in guerra di Aida ha preso forma sul palcoscenico con oltre 300 volti tra solisti, coro, danzatori e mimi che hanno indossato abiti ispirati a Paco Rabanne e Capucci ed elmi che brillavano come le opere di Damien Hirst.
Tutta la città di Verona è stata coinvolta da diverse iniziative in occasione del fine settimana inaugurale del 100° Festival: venerdì, prima della Prima, alle 18 in Gran Guardia alla presenza del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso, è stato presentato il francobollo commemorativo che Poste Italiane ha dedicato al 100° Festival. Nel frattempo sono state numerose le novità che hanno coinvolto Verona oltre il centro storico: tre punti cardine dell’ingresso alla città si sono colorati di elementi scenografici dagli allestimenti più celebri della storia recente del Festival in un progetto di arredo urbano del Comune di Verona reso possibile grazie alle categorie del turismo, mentre la serata inaugurale è stata trasmessa in diretta anche su quattro maxischermi distribuiti in altrettanti quartieri: Giardino d’Estate a San Zeno, Parco San Giacomo presso Borgo Roma, Piazza del Popolo a San Michele, Via Marin Faliero presso Saval. Attivi quattro info point itineranti in città per distribuire i programmi del Festival e far vivere ai turisti un’esperienza “immersiva” tramite l’uso di visori che li hanno portati per qualche minuto a vestire i panni degli artisti coinvolti sul palco dell’Arena. Dopo la Prima, sabato 17 dalle ore 10.00 in Gran Guardia, il Ministero della Cultura e A.N.Fo.L.S. organizzano il convegno L’Opera nel futuro, aperto a tutti previa registrazione al link bit.ly/operafuturo. Infine il Festival diventa sempre più accessibile, grazie a migliaia di posti a disposizione e ai percorsi multisensoriali, resi possibili dalla collaborazione con l’Università di Macerata e il sostegno di Müller.
Il 100° Arena di Verona Opera Festival 2023, che si svolge con il doppio patrocinio del Ministero della Cultura e della Regione del Veneto, è in scena fino al 9 settembre con 8 titoli d’opera, 4 serate di gala e un concerto straordinario. L’eccezionalità di questa edizione si rispecchia anche nel parterre degli sponsor privati. Ai partner storici si aggiunge un folto numero di nuovi marchi. Tra gli sponsor di lungo corso Fondazione Arena di Verona desidera ringraziare in primis UniCredit, che vanta una longevità di collaborazione di oltre 25 anni, Calzedonia, Pastificio Rana, Volkswagen Group Italia, DB Bahn, RTL 102.5. Alla compagine degli official sponsor si aggiungono quest’anno Forno Bonomi, Metinvest/Saving Lives, Genny, che firma le nuove divise del personale adibito all’accoglienza del pubblico e Müller, che sostiene i progetti di accessibilità dedicati alle persone con disabilità. Tra gli official partner, a marchi storici quali Veronafiere, Air Dolomiti, A4 Holding, Casa Sartori, SABA Italia, SDG Group e al Cultural Partner Palazzo Maffei, vanno ad aggiungersi Acqua Dolomia, Sanagol e Mantova Village. Un ringraziamento doveroso va naturalmente anche a imprese, privati, ordini professionali che compongono la schiera della Membership 67 Colonne per l’Arena di Verona, fondata da Gianluca Rana, dell’omonimo pastificio, e da Sandro Veronesi, patron del Gruppo Calzedonia, che giunge quest’anno alla sua terza edizione.
«Si tratta del coronamento di un lungo lavoro – dice Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico di Fondazione Arena – dopo gli sforzi del risanamento e il biennio pandemico. Un successo possibile grazie a tutti i lavoratori della Fondazione, al Consiglio d’Indirizzo, alle Istituzioni e alle forze congiunte dei mecenati delle 67 Colonne per l’Arena di Verona, progetto giunto alla terza edizione, di partner e sponsor. A loro va tutta la nostra gratitudine. Siamo inoltre felici di condividere questa inaugurazione con tutti i Veronesi, la cui vita è intrecciata da sempre a quella del proprio Anfiteatro-simbolo, luogo dove l’Opera è arte e spettacolo più inclusivo che mai».
«È una Aida che non ti aspetti all’Arena di Verona – spiega Stefano Trespidi, Vice Direttore Artistico – Uno spettacolo che porta in scena un intreccio di arti e stili mai visti in Anfiteatro, luogo dove si possono, anzi, si devono sperimentare soluzioni nuove e diverse. Ma queste soluzioni nascono nel rispetto dell’anfiteatro, del testo e della musica: Stefano Poda racconta una vicenda umana che attraversa, come da libretto, i conflitti della guerra, del potere, della gelosia, e approda alla pace impiegando tutte le suggestioni della sua arte e tutte le forze della Fondazione, che hanno fermamente creduto in questo progetto».
Info: www.arena.it
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