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Antitrust: la Commissione apre un’indagine su possibili condotte anticoncorrenziali di Google e Meta, nella pubblicità display online.
La Commissione Europea ha aperto un’indagine antitrust formale per valutare se un accordo tra Google e Meta (ex Facebook) per i servizi di pubblicità display online possa aver violato le regole di concorrenza dell’UE.
La vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: “Molti editori si affidano alla pubblicità display online per finanziare i contenuti online per i consumatori. Attraverso il cosiddetto accordo “Jedi Blue” tra Google e Meta, una tecnologia concorrente all’Open Bidding di Google potrebbe essere stata presa di mira con l’obiettivo di indebolirla ed escluderla dal mercato per la visualizzazione di annunci sui siti Web e sulle app di editori. Se confermato dalla nostra indagine, ciò limiterebbe e distorcerebbe la concorrenza nel mercato già concentrato della tecnologia pubblicitaria, a scapito delle tecnologie concorrenti per la pubblicazione degli annunci, degli editori e, in definitiva, dei consumatori”.
Google fornisce servizi di tecnologia pubblicitaria che fungono da intermediari tra inserzionisti ed editori mediante la vendita all’asta in tempo reale di spazi pubblicitari display online su siti Web o app mobili, anche attraverso il suo “programma Open Bidding”. Meta fornisce servizi di pubblicità display online e, attraverso la sua “Meta Audience Network”, partecipa ad aste per spazi pubblicitari di editori terzi utilizzando i servizi di tecnologia pubblicitaria di Google e concorrenti.
L’indagine della Commissione riguarda un accordo del settembre 2018, che Google ha chiamato in codice “Jedi Blue”, tra Google e Meta per la partecipazione dell’Audience Network di Meta al programma Open Bidding di Google. La Commissione teme che l’accordo possa rientrare negli sforzi per escludere i servizi di tecnologia pubblicitaria in concorrenza con il programma Open Bidding di Google, e quindi limitare o distorcere la concorrenza nei mercati della pubblicità display online, a scapito degli editori e, in definitiva, dei consumatori.
Se provate, le pratiche oggetto di indagine possono violare le norme dell’UE in materia di concorrenza sugli accordi anticoncorrenziali tra imprese (articolo 101 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (“TFUE”)) e/o l’abuso di posizione dominante (articolo 102 TFUE) .
La Commissione svolgerà ora la sua indagine approfondita in via prioritaria. L’apertura di un’indagine formale non pregiudica il suo esito.
La Competition Market Authority (“CMA”) del Regno Unito ha avviato la propria indagine sull’accordo tra Google e Meta. Come di consueto, la Commissione è stata in contatto con la CMA e intende collaborare strettamente a questa indagine seguendo le norme e le procedure applicabili.
Sfondo
L’articolo 101 del TFUE vieta gli accordi anticoncorrenziali e le decisioni di associazioni di imprese che impediscono, limitano o distorcono la concorrenza all’interno del mercato unico dell’UE. L’articolo 102 del TFUE vieta l’abuso di posizione dominante. L’attuazione di tali disposizioni è definita nel Regolamento Antitrust (Regolamento del Consiglio n. 1/2003), che può essere applicato anche dalle autorità nazionali garanti della concorrenza.
L’articolo 11, paragrafo 6, del regolamento antitrust prevede che l’avvio di un procedimento da parte della Commissione esonera le autorità garanti della concorrenza degli Stati membri dalla loro competenza ad applicare anche le regole di concorrenza dell’UE alle pratiche interessate. L’articolo 16, paragrafo 1, prevede inoltre che i giudici nazionali debbano evitare di adottare decisioni che sarebbero in contrasto con una decisione contemplata dalla Commissione nei procedimenti da essa avviati. La Commissione ha informato le società e le autorità garanti della concorrenza degli Stati membri di aver aperto un procedimento in questo caso.
Non c’è una scadenza legale per concludere un’indagine antitrust. La durata di un’indagine antitrust dipende da una serie di fattori, tra cui la complessità del caso, la misura in cui le società interessate collaborano con la Commissione e l’esercizio dei diritti della difesa.
L’apertura di un procedimento formale non pregiudica l’esito delle indagini. Esonera le autorità garanti della concorrenza degli Stati membri dell’UE dalla loro competenza ad applicare le regole di concorrenza dell’UE alle pratiche interessate.
Maggiori informazioni su questa indagine saranno disponibili sul sito web della Commissione sulla concorrenza, nel registro pubblico dei casi con il numero del caso AT.40774.
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Antitrust: Commission opens investigation into possible anticompetitive conduct by Google and Meta, in online display advertising.
The European Commission has opened a formal antitrust investigation to assess whether an agreement between Google and Meta (formerly Facebook) for online display advertising services may have breached EU competition rules.
Executive Vice-President Margrethe Vestager, in charge of competition policy, said: ”Many publishers rely on online display advertising to fund online content for consumers. Via the so-called “Jedi Blue” agreement between Google and Meta, a competing technology to Google’s Open Bidding may have been targeted with the aim to weaken it and exclude it from the market for displaying ads on publisher websites and apps. If confirmed by our investigation, this would restrict and distort competition in the already concentrated ad tech market, to the detriment of rival ad serving technologies, publishers and ultimately consumers.”
Google provides advertising technology services that intermediate between advertisers and publishers by real time auctioning of online display advertising space on web sites or mobile apps, including through its ‘Open Bidding programme’. Meta provides online display advertising services and, through its ‘Meta Audience Network’, participates in auctions for third party publishers’ advertising space using Google’s and rivals’ advertising technology services.
The Commission investigation concerns a September 2018 agreement, which Google code-named “Jedi Blue”, between Google and Meta for the participation of Meta’s Audience Network in Google’s Open Bidding programme. The Commission is concerned that the agreement may form part of efforts to exclude ad tech services competing with Google’s Open Bidding programme, and therefore restrict or distort competition in markets for online display advertising, to the detriment of publishers, and ultimately consumers.
If proven, the practices under investigation may breach EU competition rules on anticompetitive agreements between companies (Article 101 of the Treaty on the Functioning of the European Union (‘TFEU’)) and/or the abuse of a dominant position (Article 102 TFEU).
The Commission will now carry out its in-depth investigation as a matter of priority. The opening of a formal investigation does not prejudge its outcome.
The UK’s Competition Market Authority (‘CMA’) has launched its own investigation into the agreement between Google and Meta. As customary, the Commission has been in contact with the CMA and intends to closely cooperate on this investigation following the applicable rules and procedures.
Background
Article 101 of the TFEU prohibits anticompetitive agreements and decisions of associations of undertakings that prevent, restrict or distort competition within the EU’s Single Market. Article 102 of the TFEU prohibits the abuse of a dominant position. The implementation of these provisions is defined in the Antitrust Regulation (Council Regulation No 1/2003), which can also be applied by the national competition authorities.
Article 11(6) of the Antitrust Regulation provides that the opening of proceedings by the Commission relieves the competition authorities of the Member States of their competence to also apply EU competition rules to the practices concerned. Article 16(1) further provides that national courts must avoid adopting decisions which would conflict with a decision contemplated by the Commission in proceedings it has initiated. The Commission has informed the companies and the competition authorities of the Member States that it has opened proceedings in this case.
There is no legal deadline for bringing an antitrust investigation to an end. The duration of an antitrust investigation depends on a number of factors, including the complexity of the case, the extent to which the companies concerned cooperate with the Commission and the exercise of the rights of defence.
The opening of formal proceedings does not prejudge the outcome of the investigation. It relieves the competition authorities of EU Member States of their competence to apply EU competition rules to the practices concerned.
More information on this investigation will be available on the Commission’s competition website, in the public case register under the case number AT.40774.