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Le auto menzionate sono dislocate nei pressi delle strutture ospedaliere e negli ambiti territoriali provinciali al fine di garantire l’erogazione e la continuità assistenziale dei servizi sanitari.

Il criterio di scelta del mezzo è stato determinato sulla base delle esigenze di servizio, del minor costo mensile di noleggio disponibile e in conformità al DM del 17 giugno 2021, all. 1 inerente ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) in tema di Veicoli adibiti al trasporto su strada.
Le Fiat Panda sono di tipologia mild hybrid, con una batteria di dimensioni estremamente ridotte, (si tratta del primo livello di elettrificazione, dove a un classico motore benzina o diesel viene affiancato un elettrico che non può muovere da solo l’auto, ma aiuta l’unità termica durante le fasi di accelerazione così da consumare meno carburante) e sono ricaricabili esclusivamente con la marcia del motore termico.

Le JEEP Renegade sono dotate di tecnologia ibrida plug-in con motore a benzina, (con autonomia di circa 450km) e un piccolo pacco di batterie (autonomia circa 40km in sola trazione posteriore a ridotte prestazioni) e sono dotate di batterie ricaricabili sia con alimentazione esterna che tramite il motore e il sistema di frenata rigenerativa. L’automobile è quindi principalmente a benzina con la possibilità di ricaricarsi anche durante la marcia. Ciascuna JEEP è dotata di un caricabatterie esterno che può essere collegato solo ad una comune presa domestica, lasciando la facoltà a coloro che dispongono di prese domestiche nei propri stalli di utilizzarle.

Attualmente, le scadenze previste dai CAM indicano che la transizione ad una mobilità completamente ad emissioni zero dovrebbero avvenire a partire dalle acquisizioni di automezzi formalizzate dall’anno 2026. Il rinnovo della flotta appena concluso, valido fino al 2028, sposta di due anni, rispetto alla scadenza imposta dai CAM, la necessità dell’azienda di provvedere all’installazione di eventuali stazioni di ricarica che dovranno essere di tipologia, dimensioni e caratteristiche completamente diverse rispetto alle esigenze attuali dal momento che dovranno gestire una flotta completamente elettrificata e con capacità di batterie e tempi di ricarica non paragonabili ai mezzi acquisiti di recente.

Si può concludere che, al momento, un investimento specifico di installazione delle colonnine elettriche dedicate non risulta appropriato, anche a causa dell’incertezza che caratterizza le normative sui CAM e sulla tipologia di mezzi che saranno disponibili o acquisiti in futuro (Completamente elettrici? A idrogeno? Ancora termici in caso di proroga sui CAM?)

L’Azienda ha ritenuto quindi opportuno non investire in colonnine di ricarica che oggi sarebbero state sovradimensionate e superflue per i mezzi in dotazione e tra 4 anni sarebbero state insufficienti e obsolete per la futura flotta elettrica, visti anche i rapidi progressi che questa tecnologia sta registrando.

Inoltre, ha ritenuto che l’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica sia un tema che dovrà essere affrontato sinergicamente da tutti gli enti pubblici provinciali, ricercando soluzioni trasversali e perseguendo necessarie economie di scala.
Per quanto concerne la quantità di euro risparmiati in termini di combustibile fossile attraverso l’utilizzo del motore ibrido, non sono presenti dati sufficienti per effettuare una stima accurata dal momento che non esiste uno storico per questa tipologia di mezzi e non è possibile fare un onfronto di consumi rispetto ai precedenti veicoli (Fiat Panda) dotati di una massa, una cilindrata e delle prestazioni non paragonabili anche in termini di potenza e di trazione.