“Ancora complimenti all’università trentina e a tutta la sua comunità accademica per il primo posto, confermato anche quest’anno, nella classifica dei medi atenei italiani. Un ottimo risultato, affatto scontato, che ci permette di sottolineare l’importanza del sistema dell’alta formazione e della ricerca per lo sviluppo del nostro territorio, presente e futuro, e per tutta la comunità. Pensiamo alle potenzialità positive legate alla Scuola di Medicina e Chirurgia, al progetto del nuovo polo ospedaliero e universitario, ma in generale a tutta l’ampia e ramificata realtà dell’università trentina. Le istituzioni sono attente a questa essenziale risorsa dell’Autonomia trentina: lo confermano anche le recenti scelte compiute attraverso l’assestamento di bilancio con l’incremento degli stanziamenti dedicati proprio all’ateneo”.
Così il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti commenta la classifica Censis dove Trento si conferma prima tra i medi atenei italiani. Assieme a lui l’assessore allo sviluppo economico, lavoro università e ricerca Achille Spinelli, che rinnova le congratulazioni per l’impegno dimostrato dall’ateneo in tutte le sue articolazioni: “Questa conferma è una soddisfazione in più per il Trentino, orgoglioso del suo ateneo che si pone sempre ulteriori traguardi, come del resto deve fare tutto il territorio. Il futuro che ci aspetta guarda di più all’internazionalizzazione delle menti, a un maggiore investimento sul capitale umano, a trattenere e valorizzare meglio i giovani e a fare tanta buona ricerca: in questa sfida l’università è una risorsa chiave e rappresenta uno dei motori più forti della crescita. Ecco perché nel concreto l’Amministrazione provinciale, lo si legge nelle voci dell’assestamento di bilancio, si è impegnata sull’aumento degli stanziamenti in materia”.
Nel rinnovare la centralità del sistema dell’alta formazione, università e ricerca per il Trentino, Fugatti e Spinelli si riallacciano agli elementi illustrati nella relazione del presidente sulla manovra di bilancio della Provincia, con la quale si è aperta la discussione in Aula sul documento finanziario.
In tema di Università, le risorse vengono incrementate di 33 milioni di euro. Sul 2024 vengono anticipate le risorse concordate con i competenti Ministri (12,4 milioni di euro), in attesa della formalizzazione dell’ormai definito incremento strutturale del finanziamento statale per l’esercizio della delega della Provincia sull’università. Sul 2025 e 2026 è stato inoltre confermato l’incremento di 5 milioni di euro a carico della Provincia già autorizzato per il 2024.
Le risorse permettono di confermare gli stanziamenti per proseguire le assunzioni per la Facoltà di Medicina e per le specializzazioni medicali. Riguardo all’edilizia sono previsti 9,5 milioni di euro per interventi di manutenzione straordinaria sulle sedi e per far fronte all’incremento degli oneri per la realizzazione dello studentato di Piedicastello. Un milione di euro è invece finalizzato agli interventi per il diritto allo studio gestiti da Opera universitaria.
“Tutti elementi concreti – concludono il presidente e l’assessore – che testimoniano l’impegno della Provincia, nonché di tutto il Trentino, per far crescere la sua Università, elemento fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio in un’ottica anche di apertura e maggiore competitività di fronte alle sfide di un mondo in costante evoluzione”.