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CONSIGLIO PAT * CONFERENZA CAPIGRUPPO: « ACCORDO S.MICHELE ALL’ADIGE, IL PRESIDENTE FUGATTI HA RELAZIONATO SULLA PARTITA FINANZIARIA CON ROMA »

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15.05 - giovedì 5 ottobre 2023

Il presidente Pat ha relazionato sulla partita finanziaria con Roma. Corrispondendo alla richiesta avanzata dalle minoranze consiliari, il presidente della Provincia Autonoma di Trento questa mattina a palazzo Trentini ha relazionato ai capigruppo sull’accordo siglato pochi giorni fa con il Governo per la definizione di importanti poste finanziarie in discussione da anni.

La Giunta provinciale ha trasfuso l’accordo di San Michele all’Adige con il ministro dell’Economia e Finanze in una delibera del 29 settembre scorso (la numero 1734), che oggi il presidente Pat ha ripercorso nel dettaglio. Il tema è anzitutto quello degli arretrati 2010-2022 dovuti dallo Stato alla Pat sulle accise che gravano i combustibili a uso riscaldamento. L’Accordo di Milano 2009 prevedeva che una quota parte di questo gettito spettasse alle Province di Trento e di Bolzano. Per contro, la Pat deve riconoscere allo Stato 15 milioni di euro l’anno corrispondenti a trasferimenti previsti da leggi di settore, introiti questi non più spettanti alle due province. Il saldo finale è di 468,14 milioni di euro per la Pat e di 267,74 per Bolzano. Roma si è impegnata a versare 40 milioni già sul 2023, mentre il resto seguirà entro il 2027 in rate annuali uguali (per capire meglio occorre attendere la legge di bilancio, ha evidenziato il presidente).

Questa corposa partita finanziaria si accompagna alla rinuncia per sempre da parte di Trento alla quota parte delle accise sui prodotti petroliferi a uso riscaldamento. In cambio dal 2023 verrà ridotto stabilmente di 25 milioni all’anno (da 713,71 a 688,71) il contributo di Trento al risanamento dei conti dello Stato. Il presidente ha fatto notare che il gettito di queste accise negli anni sarebbe stato verosimilmente in costante calo, considerato che si prevede una riduzione progressiva del ricorso ai combustibili di questo tipo.

Ancora: Trento e Bolzano rinunciano definitivamente a rivendicare le restanti partite finanziarie aperte (sui fronti Irpef, Imis, Irap), con ritiro di tutti i ricorsi pendenti in sede giudiziaria. Il presidente ha fatto notare che lo Stato si è sempre mostrato indisponibile a riconoscere le ragioni delle due Province Autonome, si trattava dunque di una contesa tutta in salita.

Fin qui la comunicazione del presidente Pat.
Dai capigruppo presenti sono venute alcune sottolineature. Il Pd parla di contesto di finanza pubblica tornato ad essere preoccupante, per cui è positivo aver trovato un accordo ora, anche se lasciano perplessi l’indeterminatezza della tempistica di restituzione del dovuto da parte dello Stato e la scelta di rinunciare alle accise sui carburanti, che sembra indebolire il generale principio statutario per cui la nostra autonomia speciale compartecipa a tutto il gettito fiscale.
Anche per Futura ci sono troppi condizionali laddove l’accordo parla di versamenti da parte dello Stato. Attenzione poi alle riforme fiscali che riducono la pressione fiscale a discapito però dei servizi pubblici ai cittadini.

Si è parlato infine dell’auspicato traguardo della neutralità fiscale, che dovrebbe mettere al riparo il bilancio della Pat da riforme che riducono le imposte e tasse con cui si finanzia anche l’autonomia speciale. Il presidente Pat ha detto che si sta lavorando anche a questo tema con il ministro all’Economia, ma solo prossimi incontri potranno condurre a un risultato tangibile.

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