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ARTE & MOSTRE

MART – ROVERETO (TN) * DICEMBRE – PRESENTATE NUOVE MOSTRE: « DÜRER, MATER ET MELANCHOLIA / GLOBAL PAINTING / BARTOLOMEO BEZZI »

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17.50 - mercoledì 6 dicembre 2023

Inverno al Mart. Presentate le nuove mostre. Dürer. Mater et Melancholia. La mostra presenta alcuni capolavori assoluti di Albrecht Dürer: la celebre Madonna col Bambino, eseguita alla fine del XV secolo nel corso di uno dei noti viaggi di formazione in Italia, e una serie di incisioni tra le quali spicca Melencolia .

Provenienti dalle prestigiose collezioni della Fondazione Magnani Rocca, detta la “Villa dei Capolavori”, le opere del Maestro di Norimberga sono prese a simbolo supremo e nel contempo punto di partenza dell’esposizione per indagare due tematiche universali che hanno appassionato filosofi, artisti, teologi, scrittori, medici e pensatori fin dalla notte dei tempi: la maternità e la melanconia.

Se nella rappresentazione della maternità di Dürer sono facilmente ravvisabili i paradigmi di amore eterno e assoluto, i valori umani e spirituali della tradizione cristiana e una profonda conoscenza degli stilemi dell’arte italiana, Melencolia I, senza dubbio la più conosciuta tra le incisioni del maestro tedesco, è da sempre oggetto di interpretazioni per via dei numerosi riferimenti simbolici, come la clessidra, la bilancia, il quadrato magico, il compasso e il noto poliedro con due punte troncate.

Dal segno di Dürer, “Mater et Melancholia” vivono in mostra in circa 70 opere eseguite da grandi artisti di periodi diversi, come Umberto Boccioni, Felice Casorati, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Giorgio Morandi, Giovanni Segantini, Gino Severini, Mario Sironi, Adolfo Wildt.

La mostra si sviluppa in cinque sezioni tematiche: Maternità, Malinconia, Malinconie della stanza e dalla partenza, Malinconie dell’artista, Opere al nero. Completa il progetto espositivo la pubblicazione di un catalogo a carattere scientifico, che riproduce la totalità delle opere esposte e propone, oltre ai testi del presidente del Mart e dei curatori della mostra, un saggio di Massimo Bertozzi e di Andrea Pinotti, dedicati rispettivamente all’iconografia delle Madonne col Bambino nell’arte antica e al tema della melanconia nella storia e nella filosofia dell’arte, arricchiti da un saggio di Alessia Masi dedicato alla figura di Morandi incisore. Il volume è edito da Sagep.

Mostra – da giovedì 07 dic 2023 | a domenica 03 mar 2024

 

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Global Painting. La Nuova pittura cinese. A dieci anni esatti dalla presentazione di Passage to History: 20 Years of La Biennale di Venezia and Chinese Contemporary Art alla 55. Biennale d’Arte, una nuova generazione di artisti cinesi si presenta all’Europa con una mostra itinerante, a cura Lü Peng e Paolo De Grandis.

Attraverso il lavoro di 24 giovani artisti, Global Painting. La Nuova pittura cinese restituisce una delle ultime tendenze artistiche del paese, che segna un importante passaggio storico. Esponenti di un movimento artistico identificato nel contesto cinese come Nuova pittura, i protagonisti di questo orientamento professano il ritorno alla pittura come linguaggio artistico privilegiato.

La mostra presenta una preziosa selezione di opere di artisti poco noti in occidente, tutti nati tra il 1980 e il 1995 in un contesto caratterizzato dalla globalizzazione e da continui cambiamenti, sociali, economici, geografici e sanitari:

Bi Jianye, Chen Xuanrong, Chi Ming, Feng Zhijia, Fu Meijun, Ge Hui, Ge Yan, Huang Qiyou, Lin Wen, Liu Yuanyuan, Meng Site, Meng Xiaoyang, Meng Yangyang, Qi Wenzhang, Qiao Xiangwei, Shen Muyang, Tang Dayao, Wang Yilong, Wu Qian, Xiong Taom, Xu Dawei, Zhai Liang, Zhang Zhaoying, Zheng Mengqiang.

Cresciuti nella Cina del nuovo millennio questi artisti non si collocano in categorie particolari o universalmente identificabili, differendo decisamente dalle generazioni precedenti di pittori cinesi. Certamente tutti sono accomunati da una esuberante vitalità: insieme, pur nelle differenze e nel coerente legame con la fertile tradizione cinese, rappresentano una stagione di rinnovamento. In ognuno di loro si coglie la graduale scomparsa del nazionalismo: la ricerca artistica non è più legata a un determinato paese o a una regione specifica, al contrario vive nella contemporaneità, osserva i cambiamenti socioeconomici e le tendenze sistemiche.

La Nuova pittura cinese favorisce le espressioni dell’individuo, osserva le differenze e il particolare, vive nel presente e nell’immediato. I curatori della mostra sottolineano come questa nuova corrente non agisca all’interno di un contesto puramente cinese, ma piuttosto in uno scenario globale in cui, pur toccando temi tipicamente cinesi, li reinterpreta alla luce di valori universali e condivisi. In questo contesto, il rapporto tra individuo e collettività evolve, influenzato dalla globalizzazione, dalle interconnessioni e dalle rivoluzioni tecnologiche.

Mostra – da giovedì 07 dic 2023 | a domenica 14 apr 2024

 

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Bartolomeo Bezzi. Il sentimento del tempo. In occasione del centenario della morte, Mart, Castello del Buonconsiglio, Comune di Cles e Comune di Ossana si uniscono in un progetto culturale per celebrare Bartolomeo Bezzi, tra i più importanti pittori trentini dell’Ottocento.

Dopo una mostra a Castel Caldes organizzata dal Castello del Buonconsiglio e una seconda al Palazzo Assessorile del Comune di Cles, il progetto arriva al Mart con un ultimo appuntamento espositivo.

A cura di Margherita de Pilati, la mostra presenta 17 opere di grandi dimensioni con cui Bartolomeo Bezzi si fece conoscere ed amare dai collezionisti e dai critici d’arte del suo tempo, grazie al forte impianto compositivo di paesaggi e vedute.

Tra i celebri paesaggi che hanno contribuito alla fama di Bartolomeo Bezzi, sono presenti in mostra il dipinto con cui l’artista si affacciò sulla scena artistica nazionale La valle di Rabbi (1878), l’opera dal tocco leggerissimo e dal vasto impianto spaziale Sulle rive dell’Adige (1885) e tre dipinti dedicati alla rappresentazione del cielo, Raggio di luna (1899 c.), Amori dell’aria (1899 c.) e Fantasie dell’aria (1905).

Nel percorso espositivo si incontra anche uno dei lavori veneziani più celebri e meglio riusciti della produzione bezziana: Giorno di magro (1895), acquistato alla Biennale di Venezia da re Umberto I e premiato con medaglia d’argento all’Esposizione Universale di Parigi. Il dipinto raffigura le donne al mercato del pesce in Campo Santa Margherita e rappresenta una delle sporadiche testimonianze di opere dell’artista legate alla vita quotidiana della città lagunare.

Le tre esposizioni sono accompagnate da un unico catalogo che riproduce in ordine cronologico e con una scheda critica tutte le opere presentate.

Mostra – da giovedì 07 dic 2023 | a domenica 03 mar 2024

 

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Luca Scacchi Gracco. Artista e avventuriero
Nuove opere per le Collezioni del Mart

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