I “bravi” ragazzi anarchici, dediti all’ozio e all’uso della violenza, dopo l’occupazione della Facoltà di Sociologia a Trento che a nostro modo di vedere è inconcepibile e i sassi lanciati contro la vetrina del negozio in Via Santissima Trinità, hanno ben pensato di dilettarsi nella nottata sabotando le linee ferroviarie del Brennero e della Valsugana.
Il gesto folle, oltre ad arrecare disservizi alla collettività, ha compromesso la sicurezza pubblica. Una forma di protesta incivile e da condannare profondamente che va ad intaccare il senso profondo di questo evento.
Esprimiamo quindi la nostra vicinanza e solidarietà agli Alpini, auspicando che le Forze dell’Ordine riescano ad individuare i colpevoli e a far scontare loro la pena dovuta.
Simili comportamenti vanno sradicati all’origine: niente più spazi assegnati ad anarchici e centri sociali, diniego di manifestazioni pubbliche e pugno duro nel momento di occupazioni di immobili pubblici e privati.
Invece di sparare a zero sulla storia e sull’operato degli Alpini (“Una faccia da fiumi di vino. Un cappello da lago di sangue”), gli anarchici impieghino meglio il loro tempo quotidianamente vuoto.
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On. Diego Binelli
On. Vanessa Cattoi
On. Maurizio Fugatti
On. Stefania Segnana
On. Giulia Zanotelli