(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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Trento e Bolzano hanno manifestato insieme! Grande partecipazione di piazza ed adesione alle iniziative di protesta e sciopero di Nursing up del 5 dicembre, i professionisti infermieri e del comparto hanno aderito in gran numero alle nostre iniziative a difesa del diritto universale della sanità pubblica, del benessere dei dipendenti e della qualità e sicurezza delle cure! Presenti anche i sindacati Cimo ed Anaao, con i quali abbiamo condiviso tutte le iniziative della giornata.
Sempre più stanchi, misconosciuti ed arrabbiati con una politica sempre più miope e inconcludente, abbiamo contestato la legge di Bilancio nazionale attualmente in discussione, che non prevede un’adeguata valorizzazione economica di infermieri e professionisti sanitari, riduce invece le pensioni ed in particolare penalizza le nostre professioniste donne; questo è del tutto inaccettabile! Si vuole affondare definitivamente la sanità pubblica, noi meritiamo il RICONOSCIMENTO GIURIDICO-ECONOMICO di FORMAZIONE E COMPETENZA.
La nostra sanità non è più attrattiva, siamo maltrattati e l’ambiente di lavoro, sempre più tossico, favorisce la fuga di nostri colleghi verso altre realtà, più remunerative e dove si valorizzano le nostre competenze. Il benessere psicofisico è ai minimi termini, così come la conciliazione del tempo vita-lavoro. Per quanto riguarda la sicurezza dell’ambiente di lavoro, chiediamo maggiori tutele contro le aggressioni in servizio e la violenza di genere.
ALLA GIUNTA PROVINCIALE DI TRENTO ABBIAMO INOLTRE CHIESTO:
– aumento incentivo per rientri in servizio
– Indennità di confine per arginare la fuga dei professionisti sanitari
– Ulteriori risorse economiche per il contratto della sanità
– Indennità di esclusività per tutti i professionisti sanitari che non fanno libera professione extra moenia
-aggiornamento professionale in orario di servizio ed a carico dell’azienda
-la revisione delle dotazioni organiche, oggi inadeguate
Non ci fermeremo, se non avremo concrete ed adeguate risposte, continueremo la nostra azione di lotta in tutte le sedi istituzionali aziendali, provinciali e nazionali, cambiare si deve, cambiare si può, se non si inverte velocemente la rotta la sanità pubblica non avrà più un futuro.
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Cesare Hoffer
Nursing up Trento