(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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In merito all’annunciata protesta sindacale sulla situazione della cooperativa La Sfera, si invia il seguente comunicato stampa:
Siamo sorpresi dall’apprendere dalla stampa della protesta dei lavoratori e lavoratrici della cooperativa “La Sfera” in relazione allo stato di crisi che ha interessato la stessa cooperativa. Cogliamo l’occasione per precisare alcuni aspetti:
1. La procedura – con il supporto della Federazione trentina della Cooperazione e di alcune cooperative – ha costruito un percorso che ha permesso di garantire continuità lavorativa ai 140 dipendenti, tutti – ribadiamo tutti – riallocati in altre realtà del mondo cooperativo;
2. I rapporti di lavoro sono cessati a fine luglio con regolare liquidazione di tutte le retribuzioni dovute da La Sfera;
3. Nel corso delle interlocuzioni con le sigle sindacali è stato garantito che nell’ambito della procedura di liquidazione troveranno soddisfazione tutte le competenze dei dipendenti relativamente a Trattamento di fine rapporto (Tfr) e oneri differiti. Se la cooperativa “La Sfera” avesse proseguito nella sua attività, ovviamente, questi importi non sarebbero stati corrisposti comunque se non al momento di cessazione del rapporto;
4. La cooperativa “La Sfera” non ha mai comunicato di non riuscire a rispettare gli accordi ma ha sempre garantito che i lavoratori non avrebbero subito una perdita rispetto alle proprie prerogative.
“Ritengo auspicabile che tutte le situazioni di crisi aziendale si risolvano come quella che hanno interessato la cooperativa La Sfera – dichiara Franco Sebastiani, già commissario nominato dalla Provincia autonoma di Trento e ora liquidatore – ovvero con la ricollocazione integrale di tutti i dipendenti e con la liquidazione di tutte le spettanze. Sono sinceramente amareggiato dall’iniziativa del sindacato perché trovo che non abbia alcuna giustificazione e che poteva essere sostituita da una normalissima richiesta di incontro, peraltro anche in passato sempre esaudita nel corso della procedura intrapresa”.
“È inaccettabile che a fronte di un impegno di tutte le parti coinvolte, dal commissario liquidatore, alle cooperative che hanno garantito l’immediata riassunzione dei dipendenti, alla Federazione, impegno che ha portato a risultati irraggiungibili nel 99% di altre crisi aziendali il sindacato scelga di portare sotto la Federazione i lavoratori per il mancato pagamento di spettanze che in caso di pendenza del rapporto non avrebbero comunque percepito in questo momento – commenta Roberto Simoni, presidente della Federazione trentina della Cooperazione -.
È un atteggiamento irresponsabile che non riconosce lo sforzo di tutti e che, come tale, risulta quindi irricevibile”.