(Fonte: Ufficio stampa Codacons) – Sgomberi e migranti: Minniti-Raggi, incontro costruttivo. La sindaca: mettere a disposizione le caserme. Codacons: siamo alla follia. Qualcuno deve dire alla sindaca che le caserme non sono case, da vent’anni solo proposte assurde. Unica soluzione è una seria politica di assegnazione e gestione delle case popolari.
La proposta della sindaca Raggi di risolvere l’emergenza abitativa utilizzando le caserme rappresenta l’ultima di una serie di proposte illogiche e assurde, una follia vera e propria che non ha alcuna possibilità di risolvere la questione alloggiativa nella Capitale.
Il Codacons reagisce con durezza a un’idea che riemerge a fasi alterne da una vita: inutile sottolineare, visto che si tratta di un fatto evidente, che caserme e abitazioni sono strutture concepite per scopi diversi. Allora, viene da chiedersi: perché non utilizzare anche conventi e parrocchie?
Difficile, poi, immaginare che le caserme stesse possano essere abbattute e ricostruite come immobili abitabili; e di sicuro, le poche eventualmente adatte non basterebbero certo a risolvere la questione.
Quello di oggi è solo l’ultimo episodio di una lunga saga. I sindaci della Capitale, di qualsiasi provenienza politica, sembrano da vent’anni alle prese con un unico sforzo: quello di rimandare in tutti i modi il problema, senza mai affrontarlo concretamente.
Solo garantendo il funzionamento dell’edilizia residenziale pubblica, la regolarità delle assegnazioni e attuando un adeguato controllo su tutti i tentativi di infiltrare il sistema per motivi di lucro, qualcosa può cambiare davvero.