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ON. AMBROSI (FDI) * CENTRODESTRA TRENTINO: « FRANCESCA GEROSA PUÒ PROIETTARCI VERSO IL FUTURO, ATTRAVERSO UN APPROCCIO AL PASSO CON LE SFIDE »

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23.42 - mercoledì 1 febbraio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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CENTRODESTRA, QUEI DUE DOVERI VERSO LA NOSTRA GENTE

Per il Trentino le prossime le elezioni provinciali costituiranno un appuntamento di vitale importanza: è in gioco il futuro stesso della nostra terra come fattore trainante di sviluppo e quindi a mio avviso particolarmente si impone una riflessione sul ruolo dei partiti non focalizzata sul “comodo” concetto dei diritti che riteniamo di avere, quanto piuttosto sui doveri – alti – che saremo chiamati a compiere nell’interesse delle persone.

Con tutta evidenza, com’è naturale che sia, di qui al voto saranno in campo differenti visioni relative allo sviluppo del Trentino. Lasciando alla sinistra e ai grillini le loro visioni e i loro approcci, è a mio avviso fondamentale che l’intero centrodestra renda conto alle elettrici e agli elettori del proprio operato seguendo un percorso il più possibile lineare e condiviso.

Abbiamo anzitutto politicamente come centrodestra e come Fratelli d’Italia, secondo il mio punto di vista, due doveri. Il primo si chiama senza dubbio unità, e proprio in queste ore il livello nazionale ce lo insegna alla luce della sostanziale intesa sull’autonomia che probabilmente già questa settimana diverrà disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri, un impegno importante, uno dei baricentri della nostra visione della vita e della società.

Unità del nostro schieramento, dunque. Unità intesa come capacità di reciproco ascolto, rispetto e interlocuzione. Lungi naturalmente da me nascondere punti di vista diversi sulla figura di quello che sarà alla fine il candidato Presidente. Ma lungo questa strada dovremo comunque marciare tutte e tutti uniti, perché la nostra gente mai comprenderebbe divisioni sterili e puerili, e anzi percepisce la nostra unità come valore assolutamente indispensabile e fondante.

La Lega ha un proprio punto di vista, rispettabile, e ritiene che la mera riproposizione della Presidenza Fugatti sia sufficiente e anzi pienamente rispondente alle esigenze del Trentino, anche alla luce dei mutamenti di opinione del corpo elettorale.

Il mio personale punto di vista, e non lo nascondo, è invece che una discontinuità della leadership alla luce dei diversi rapporti di forza non tanto e non solo all’interno dello schieramento di centrodestra quanto all’interno delle nostre comunità territoriali renderebbe più efficace il processo di identificazione delle elettrici e degli elettori se il candidato Presidente fosse di Fratelli d’Italia: che, non dimentichiamolo, è non solo il primo partito italiano, ma – e di gran lunga – il primo partito del Trentino; in tale contesto, ritengo che la figura di Francesca Gerosa possa proiettarci verso il futuro attraverso un approccio più dinamico e al passo con le sfide che ci troveremo ad affrontare.

Due doveri, dicevo. Come Fratelli d’Italia ne abbiamo evidentemente un altro: includere, allargare, far crescere la nostra classe dirigente, stare sempre più vicini alle persone interpretare la politica non come esibizione del nostro Sé ma come stimolo alla – reale – partecipazione e coinvolgimento della base, che è il nostro principale patrimonio politico.

Come parlamentare di Fratelli d’Italia sono e sarò però in campo ogni giorno per contribuire ad assicurare sempre più il diritto di contare, a tutti i livelli. La nostra strategia vincente dovrà a mio avviso puntare sulla forte e ulteriore valorizzazione delle figure dei nostri consiglieri provinciali, il cui impegno e valore sono sotto gli occhi di tutti, dei consiglieri comunali e circoscrizionali di Trento, che come a Rovereto risultano ogni giorno con coraggio impegnati in serrate battaglie di opposizione; sempre più valorizzati, inoltre, dovranno risultare i nostri rappresentanti istituzionali in tutte le realtà territoriali.

Analoga importanza dovrà a mio avviso essere riservata a tutte le iscritte e gli tutti gli iscritti dei circoli nelle loro articolazioni, dalle città più grandi ai centri più piccoli, alle valli, non escludere i simpatizzanti, per fare in modo che le decisioni siano realmente e fattivamente condivise con quel tesoro prezioso fatto di militanza che è la nostra base.

Due doveri, appunto: perché, se davvero vogliamo crescere sempre di più, da soli non bastano i diritti.

 

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Onorevole Alessia Ambrosi (FdI)

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