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APSP “OPERA ROMANI” – NOMI / APSP “RESIDENZA VALLE DEI LAGHI” – CAVEDINE * PROGETTO “RESIDENZA 4.0”: « UNA RIVOLUZIONE NELLA GESTIONE DELL’ASSISTENZA »

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11.41 - venerdì 19 maggio 2023

“Progetto RSA 4.0”, il futuro è adesso”: sono trentine le prime “Residenze Sanitarie Assistenziali 4.0” in Italia. Dopo il radicale cambiamento nella gestione delle risorse umane realizzato nei mesi scorsi e rappresentato dall’introduzione del modello internazionale “Teal” di valorizzazione, responsabilizzazione e autonomia del personale, ora è la volta di una profonda innovazione tecnologica nelle modalità di organizzazione del lavoro e nell’operatività in ambito “Long term care”.

Si chiama progetto “RSA 4.0” e rappresenta una vera e propria rivoluzione nel modo di fare assistenza in RSA. L’APSP Opera Romani di Nomi e l’APSP Residenza Valle dei Laghi di Cavedine hanno compiuto un vero e proprio salto nel futuro verso l’innovazione, il miglioramento continuo e la transizione digitale, con un progetto di altissimo livello che ha richiesto impegno, risorse e competenze avanzate.

L’adozione di una nuova Cartella Clinica Elettronica basata sull’Intelligenza Artificiale (AI), cuore pulsante del sistema, in grado di realizzare livelli di “data science” e di integrazione digitale mai raggiunti prima, unitamente all’attivazione di una rete complessa di evolute “tecnologie intelligenti”, rappresenta davvero un unicum nel panorama nazionale ed europeo e proietta nel futuro l’assistenza agli anziani in RSA.

Si tratta, innanzitutto, di una Cartella Clinica integrata in un ecosistema digitale esteso costituito da uno dei migliori “Sistemi di Supporto alle Decisioni Cliniche” (CDSS) attualmente disponibili al mondo, in grado di portare la Medicina Basata sulle Evidenze (EBM) al “punto di cura” con un incremento esponenziale dei livelli qualitativi e di sicurezza delle cure, dei processi diagnostici e di quelli prescrittivi, affiancato da una sofisticata tecnologia “wereable” (indossabile) per il monitoraggio multi parametro delle condizioni dell’Ospite con elaborazione “Machine Learning” dei dati, dai quali quindi la tecnologia stessa apprende, in grado di garantire una medicina predittiva, preventiva, personalizzata e di precisione. Si pensi che studi recenti, negli Stati Uniti, hanno quantificato in 50.000 dollari a paziente il risparmio di spesa sanitaria complessiva generata dall’adozione di sistemi CDSS a presidio dell’appropriatezza delle attività diagnostiche e prescrittive.

A tutto questo è stata integrata una complessa ed efficiente tecnologia a sensori ottici, che permette un monitoraggio puntuale delle condizioni dell’Ospite con un’elaborazione proattiva dei dati, realizzata attraverso algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI).

Ma c’è di più: per quanto riguarda l’area della comunicazione, si è fatto tesoro dell’esperienza COVID, e quindi è stato implementato un sofisticato sistema di Intelligenza artificiale (AI), basato sul linguaggio naturale, messo a disposizione di Ospiti, famigliari e operatori, che permette facili comunicazioni interpersonali (videochiamate, telefonate, messaggistica ecc.) e un rapido accesso a tutte le informazioni interne (dati clinici, attività di animazione, menù ecc.) ed esterne (notizie di stampa, lettura di libri, ascolto di musica ecc.). Fa parte dell’innovativo modello anche un sistema di sensori ambientali intelligenti interfacciati con i sistemi di gestione del microclima, in grado di individuare situazioni di assembramento attraverso la rilevazione dei livelli di aerosol e di CO2 e quindi in grado di intervenire automaticamente sui sistemi di aereazione riducendo i livelli di rischio di contagio per via aerea: Il COVID ha ben insegnato l’importanza di una efficace gestione di questi dati ambientali critici.

Sempre nell’ambito della sicurezza, è stata realizzata un’evoluta struttura per il controllo dei varchi con tecnologia satellitare di geolocalizzazione: è evidente l’importanza di tutto questo a tutela degli Ospiti con disorientamento spazio- temporale e a supporto delle delicate attività di vigilanza in capo al personale assistenziale. Anche questo sistema comunica direttamente con la Cartella Clinica Elettronica ed opera in integrazione con la tecnologia di comunicazione in linguaggio naturale.

Completa il futuristico progetto realizzato dalle due APSP, l’introduzione di “Cobot”, ovvero robot collaborativi che lavorano al fianco degli operatori, per compiti ripetitivi e faticosi, nelle attività di igiene ambientale, di trasporto dei materiali e dei carrelli. Si tratta di una tecnologia altamente ecocompatibile: oltre a garantire performance altissime di igiene ambientale totalmente automatizzate, il livello di consumo di acqua per le pulizie delle superfici è meno del 10% rispetto al consumo registrato dalle procedure di igiene tradizionali. L’automazione delle attività di igiene ambientale, inoltre, permette anche un importante recupero di risorse da impiegare in attività assistenziali dirette all’Ospite, un aspetto, questo, molto importante alla luce della carenza di personale sul mercato.

Il progetto “RSA 4.0” rappresenta un nuovo paradigma per l’assistenza agli anziani. La collaborazione tra uomo e macchina permette di offrire un’assistenza personalizzata e di elevata qualità, offrendo agli operatori tecnologie interconnesse che facilitano il lavoro rendendolo meno gravoso, professionalmente più arricchente e più attraente, aprendo la strada a un futuro in cui le tecnologie intelligenti saranno sempre più integrate nella sanità e nell’assistenza a supporto delle attività umane e al servizio della qualità di vita degli anziani. Un progetto rivoluzionario che, implementando un “ambiente 4.0”, realizza un cambiamento radicale e irreversibile in ambito sanitario e assistenziale, che spedisce direttamente in soffitta le tradizionali modalità di organizzazione del lavoro in RSA.

Il progetto, messo a punto dal direttore dott. Livio Dal Bosco e dal tecnico ICT aziendale dott. Simone Bordin, ha richiesto importanti e complesse attività di co-progettazione, integrazione e interconnessione tra diverse tecnologie “4.0” italiane, finlandesi, inglesi, israeliane e statunitensi, con il coinvolgimento di numerose aziende specializzate di livello internazionale.

Dopo la RSA di Volano, il progetto verrà allargato all’RSA di Cavedine, attualmente impegnata nel quinto accreditamento internazionale “Joint Commission International” (JCI), e all’RSA della sede di Nomi.

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