Il testo seguente è tratto integralmente da un link social (Facebook, collegato al sito personale del consigliere Cia) ricevuto in redazione da Agenzia Opinione –
///
L’edizione locale dei quotidiani di questi giorni, lancia l’allarme per la fuga all’estero di oltre duecento infermieri. Notizia che non mi meraviglia e che non ci deve cogliere impreparati. Da infermiere, nel corso di tutta la mia attività politica, ho parlato dell’importanza di valorizzare questa figura professionale. Non da ultimo con il DDL sulla creazione del Direttore Tecnico Assistenziale, rappresentato da persone provenienti dalle professioni sanitarie non mediche.
Nei confronti della professione infermieristica, risulta di vitale importanza lavorare per il ri-posizionamento verso l’alto di tale professione. Di conseguenza, nell’ottica di favorire l’evoluzione specialistica della professione, deve emergere la sua vocazione intellettuale e la sua capacità di far crescere la consapevolezza di essere centrale nell’azione di cura dei pazienti.