Buongiorno, vorrei condividere la riflessione che sto facendo in merito al PATT. Molti sono rimasti sconcertati dalle dichiarazioni fatte dal PATT e dal suo segretario politico Simone Marchiori. Sono sono “scioccati” dal fatto che il PATT ha dichiarato che non sarà presente al “tavolo all’aperto” organizzato da Lucia Maestri (PD) in quel di Folgaria.
Molti del PATT (in primis il vicesindaco di Trento Roberto Stanchina, ma anche i consiglieri provinciali Dallapiccola e Demagri) non si allineano a quanto dichiarato dalla segreteria politica del PATT, o meglio non condividono quanto dichiarato dal segretario politico Simone Marchiori.
Da un lato capisco l’atteggiamento del PATT; sedersi al tavolo con le “solite” forze politiche di centrosinistra (PD, CAMPOBASE, ex UPT, FUTURA, ecc.) a fare cosa? Quale è la novità politica se ci si presenta con la “solita” formazione? Se si parla di cambiamento, un cambiamento deve esserci! Questo lo capisco e lo condivido!
Io non credo che il PATT voglia coalizzarsi con la LEGA (difficile, in quanto vi sono poche affinità); credo che la volontà del PATT sia quella di evidenziare che non v’è alcuna novità politica se il PATT sedesse al tavolo con PD, FUTURA e CAMPOBASE, ma potrebbe considerarsi NOVITA’ la creazione di un’area coesa, popolare, civico e autonomista, che dialoga con le forze politiche più affini.
Condivido la mancata volontà di sedersi al tavolo subito con tutta la “solita coalizione”. Questo passaggio può essere fatto, anzi deve essere fatto, ma solo dopo aver costituito un rapporto solido con altre forze “centriste” (ad oggi CAMPOBASE).
La riunione organizzata dalla segretaria politica provinciale del PD non è condivisa nemmeno da me, in quanto non evidenzia nessuna novità nello scenario politico di centrosinistra e rischia di fare subito “flop” alle prossime elezioni provinciali.
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Lorenzo Rizzoli
Trento