Lungi da me l’idea di dare consigli al neo premier incaricato Mario Draghi, ma l’appassionante discussione di queste ore sul “se sarà un governo tecnico o politico”, mentre la crisi corre, si risolve facilmente con una consulta del Presidente.
Un gabinetto di guerra nel quale si pre-discutano le misure che devono andare al consiglio dei ministri e poi in parlamento senza incontrare intralci che rallentino la ricostruzione del Paese.
Questo pre-consiglio dei ministri non può che essere composto da tutti i leader politici che sosterranno il governo Draghi e che dovrebbero essere tutti vice premier senza deleghe ma con onori soddisfano le legittime ambizioni e visibilità di ciascuno.
In questo caso il capo dell’esecutivo avrà mano libera per nominare ministri incaricati tutti i migliori tecnici, anche di aree o politici, che riterrà meritevoli di accostarlo in un’azione di governo che non può essere frenata.
In ballo c’è il destino degli italiani. Si pensi cosa potrebbe succedere a strade e mercato, se Mario Draghi gettasse la spugna.
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Michaela Biancofiore
Parlamentare FI e membro del coordinamento di presidenza