Buoni pasto: la Giunta cambia senza informare nessuno. La UIL “sono risorse contrattuali, dobbiamo essere informàti!”.
Apprendiamo dai quotidiani di oggi che la Giunta provinciale è intenzionata a gestire “in house” i buoni pasto per i propri dipendenti, per efficientare il servizio.
“Siamo favorevoli alla spending rewiew” , dichiarano i sindacalisti, “ma sembra che l’efficientamento della pubblica amministrazione si debba fare solo con le risorse contrattuali” .
Infatti è ancora viva la frattura tra la UIL e la Giunta legata al taglio delle risorse per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, e, di nuovo, si apprende che risorse e welfare destinato a queste lavoratrici e lavoratori non saranno oggetto nemmeno d’informatica sindacale.
Il buono pasto era uno degli argomenti inserito nel protocollo di gennaio che prevedeva la sua revisione in virtù delle modifiche giuridiche nazionali riferite alla consumazione di cibo e bevande da parte dei dipendenti (pubblici e privati).
Stupisce inoltre che le associazioni di categoria degli esercenti siano favorevoli ad un intervento del quale ancora i dipendenti non sanno nulla, a meno che non sia gia’ stato concordato qualche vantaggio per loro, anziché per i dipendenti pubblici, che devono consumare il pasto fuori casa perché pendolari. D’altronde già la modifica dell’orario di lavoro di qualche mese fa, sanzionata’ dal giudice, era stata evidentemente deliberata “sentite le categorie degli esercenti”, piuttosto che gli aventi diritto al buono mensa.
Chiediamo di essere immediatamente convocati per dare applicazione al protocollo di gennaio e agli argomenti in esso contenuto: è necessario ripristinare le risorse contrattuali per dare risposte a tutto il personale del pubblico impiego.
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Walter Alotti – Segretario Generale UIL del Trentino
Giuseppe Varagone -Segretario provinciale UIL FPL Sanità
Marcella Tomasi – Segretaria provinciale UIL FPL Enti Locali