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DAL RÌ (UDC TN-AA) * AMMINISTRATIVE TRENTINO: « MENO VETI INTERPERSONALI E PIÙ IDEE PER RISOLVERE I PROBLEMI »

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08.32 - giovedì 1 giugno 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Appare evidente a tutti che, piaccia o non piaccia, tre siano gli elementi rilevanti in vista della definizione delle geometrie di coalizione di centro destra in vista della scadenza del 22 ottobre. L’innegabile affermazione anche in Trentino, nelle elezioni politiche del 25 settembre scorso, della formazione di Fratelli d’Italia che alle provinciali del 2018 non era riuscita ad entrare in Consiglio Provinciale, l’opportunità di un allargamento alla coalizione di centro destra al Patt, che ha dichiarato di convergere su una ipotesi di riconferma del nome di Maurizio Fugatti, cui riconosce quindi una buona guida della Giunta provinciale di Trento.

Malgrado l’evidente freno che hanno rappresentato prima la tempesta “Vaia” e poi la gestione governativa della vicenda Covid19 ed infine la palese debolezza della raffazzonata compagine che, indebolita dalla presa d’atto da parte del Patt di quei conclamati limiti, si finge come un’alternativa di governo a questa Autonomia.

Il vizio della stampa locale di ridurre il dibattito politico a personalismi non deve nascondere che siano proprio la concomitanza tra una crescita di Fratelli d’Italia ed il contemporaneo riproporre da parte di Patt e Progetto Trentino dell’antica ipotesi dell’ ”Abete grandiano”, il centro di quel necessario confronto nella maggioranza che concorse alla elezione di Maurizio Fugatti nel 2018.

Sarà dunque la forma di un allargamento auspicato fin dal 2018 e che oggi avrebbe un peso del tutto diverso da allora, il centro di quel confronto di coalizione che era ed è previsto entro la fine di giugno in modo da presentarsi quattro mesi dopo al voto ed al giudizio dell’elettorato come proposta vincente di Governo dell’Autonomia in vista anche delle elezioni e europee 2024, cui il Trentino dovrebbe avere la volontà e la forza di esprimere nuovamente un proprio rappresentante.

Meno chiacchiere e più voglia di fare una squadra vincente e credibile è quindi ciò che condividiamo con i partner della coalizione che ha guidato la Provincia Autonoma di Trento in questo complesso quadriennio.

Pertanto, il nostro invito è: “meno veti interpersonali e più idee per risolvere i problemi”.

 

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Roberto Dal Rì
Commissario straordinario dell’Udc per il Trentino Alto Adige

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