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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT STRAORDINARIO SULLA SCUOLA: « LA SEDUTA SI È CONCLUSA CON LA VOTAZIONE DELLE RISOLUZIONI PROPOSTE DA MINORANZE E CIVICA, ACCOLTE 3 SU 6 »

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18.54 - martedì 5 maggio 2020

Consiglio straordinario: la seduta si è conclusa con la votazione delle risoluzioni proposte da minoranze e Civica: accolte 3 su 6.

Il Consiglio straordinario riunito da questa mattina per discutere di scuola, attorno alla comunicazione dell’assessore Bisesti sull’organizzazione del sistema trentino nell’era Covid-19, ha proseguito i lavori nel pomeriggio con diversi interventi e un confronto sulle 6 proposte di risoluzione prodotte dalle minoranze e dalla Civica. Raggiunto l’accordo sulla risoluzione 6 (di Vanessa Masè) e, con modifiche minime, sulle proposte 4 e 5 (di Sara Ferrari). I temi: l’attivazione di servizi di conciliazione per bambini e ragazzi, servizi per l’infanzia e la conciliazione, avviamento di un tavolo di confronto plurale e investimento straordinario per la scuola dell’autonomia.

 

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Marini: dotazioni tecnologiche e banda larga le priorità
Alex Marini (Misto) ha definito il dibattito che ha animato questo Consiglio straordinario, che ha permesso a tutti di arricchire la proposta della Giunta, “un buon punto di partenza a cui guardare con ordinarietà per i successivi momenti di confronto”. Perchè, ha aggiunto, questa è una crisi strutturale, nella quale la dimensione reale è diventata una dimensione virtuale, con una serie di reazioni imprevedibili, alcune positive, altre più dannose. In un siffatto scenario due gli aspetti prioritari: quello della dotazione tecnologica e quello della banda larga, sui quali dobbiamo accelerare in maniera decisa. E il mondo della scuola potrebbe essere uno dei contesti nei quali questa accelerazione potrebbe essere più visibile, anche con la sperimentazione di momenti di confronto che coinvolgano scuola e cittadinanza, dove si parli di programmazione per il futuro.

 

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Dalzocchio: gratitudine e pieno appoggio al lavoro della Giunta
Dobbiamo riconoscere che la situazione che stiamo affrontando è drammatica e nuova, ha esordito Mara Dalzocchio (Lega). 6 mesi dell’età evolutiva corrispondono a 5 anni della vita di un adulto, ha osservato: possiamo dunque immaginare il peso che può avere questo lockdown sulle menti e sulla personalità in evoluzione dei nostri ragazzi. Dobbiamo dunque in questo contesto distinguere le priorità: la prima è quella tutela della salute, con l’individuazione di modalità che garantiscano alla ripartenza la copertura da nuovi focolai, poi c’è l’impugnativa da parte del Governo, il cui esito non si potrebbe conoscere in anticipo. A fronte di questo, la consigliera Dalzocchio ha suggerito di considerare anche le esigenze dei genitori e valutare soluzioni alternative vagliando altre possibilità, pur nella più volte ribadita necessità di tutelare in primis la salute. Infine, in qualità di capogruppo Dalzocchio ha concluso ringraziando la Giunta e l’assessore Bisesti che si è trovato costretto, con molta difficoltà, a non porre in essere l’adeguamento contrattuale per aiutare i molti lavoratori del comparto privato che rischiano di restare senza lavoro.

 

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Masè: la politica deve mettersi nei panni dei bambini oltre che dei genitori
Vanessa Masè (Civica), supportata da dati, ha notato che ci sono decine di migliaia di bambini che hanno perso il loro riferimento in questi mesi di confinamento fisico e mentale. La politica dovrebbe mettersi nei panni, oltre che dei genitori, dei bambini, ha notato perché le conseguenze di disagio psicologico di questo lockdown non si possono sottovalutare. I genitori sono stremati, senza una prospettiva certa di futuro non solo dal punto di vista economico, ma anche dei servizi, ha aggiunto. Servono dunque pronte risposte e non possiamo permetterci di sacrificare delle lavoratrici o in alternativa i nonni perché mancano i servizi.

 

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Cia: una rivoluzione copernicana che ha stravolto il mondo come lo conoscevamo anche perché ci verranno a mancare 810 milioni di euro
La relazione di Bisesti ha fatto emergere che ci siamo trovati ad affrontare una rivoluzione copernicana come mai ci saremmo aspettati, ha osservato Claudio Cia (Agire). L’istruzione sarà stravolta nelle modalità di insegnamento, nell’uso delle strutture, forse anche nei contenuti, chissà. In questa rivoluzione, l’intera classe insegnante si è dovuta mettere in discussione, scoprendo alcune difficoltà e impreparazioni tecnologiche, ma anche psicologiche. Lo stesso dicasi per le famiglie che si sono trovate a coadiuvare l’insegnante nella formazione dei ragazzi. Valorizziamo dunque il ruolo dei docenti, ha suggerito Cia, ma anche quello della famiglia nella didattica a distanza, e laddove si ridefiniranno i percorsi si tenga sempre conto di questo soggetto considerandolo fondamentale. Realismo, la parola chiave a suo avviso: dal momento che alla fine dei conti avremo un ammanco totale di 810 milioni di euro dobbiamo tenere i piedi saldi per terra.

 

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Leonardi: occorre capitalizzare questa crisi nel migliore dei modi: piena fiducia nell’operato della Giunta
Giorgio Leonardi (FI) ha apprezzato le misure adottate dalla Giunta fin qui anche per il comprato scolastico, considerando che i tempi sono stati strettissimi e le decisioni si devono prendere praticamente in tempo reale. I docenti hanno compiuto sforzi considerevoli e anche la politica si sta sforzando per offrire supporti adeguati alle esigenze e per organizzare la ripartenza. Ciò che conta è capitalizzare questa crisi nel migliore dei modi e in questo ho piena fiducia nell’operato della Giunta ha concluso.

 

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Guglielmi: pensare al rientro a settembre, ma anche ai genitori con politiche di conciliazione
L’interazione sociale è un aspetto fondamentale per crescere bene, ha esordito Luca Guglielmi (Lista Fassa) che ha sottolineato la sofferenza che devono aver patito i bambini in questo forzato confinamento, purtroppo necessario. E’ giusto programmare per settembre, ha osservato e ha raccomandato di pensare anche ai genitori con politiche di conciliazione, precisando che il babysitting può essere una strada da intraprendere anche se forse non funzionale per tutte le esigenze. Sarebbe piuttosto il caso di coinvolgere le realtà che già lavorano nel settore e individuare soluzioni a partire da questi, ha concluso.

 

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Bisesti: ripartenza possibile solo in un contesto di unità su un piano concordato
L’assessore Mirco Bisesti ha quindi chiesto una sospensione per valutare le risoluzioni con i capigruppo di minoranza e trovare una possibile sintesi tra le proposte. Al rientro in aula ha comunicato che è stato raggiunto l’accordo con modifiche minime sulle proposte 4 e 5 (di Ferrari) e 6 (di Masè). L’assessore ha detto di aver apprezzato il contributo dei consiglieri al dibattito e ha colto l’occasione per ringraziare anche gli attori del mondo scolastico per il confronto fattivo, coinvolgente e costante di questi mesi. La ripartenza deve avvenire in un contesto di unità su un piano concordato, ha aggiunto, confermando la volontà di mantenere attiva e rafforzare la modalità di confronto fin qui adottata. Il responsabile dell’istruzione ha quindi risposto ad alcuni spunti offerti dai consiglieri negli interventi sulla didattica online, sulla conciliazione, sull’organizzazione di un sistema della scuola trentino ecc. evidenziando lo sforzo fatto dal personale docente e dalla struttura provinciale e ringraziando chi ha dato in questi mesi il proprio contributo con proposte serie e sensate e con al giusta voglia di partecipare. Alcuni ottimi contributi sono venuti anche da ex consiglieri e assessori di quest’aula, ha aggiunto, richiamando infine tutti al senso di unità d’intenti del mondo della scuola e di tutto il Trentino.

 

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Ghezzi: delusione per il mancato accoglimento di una proposta complessa, frutto di un approfondito lavoro
Paolo Ghezzi (Futura) prendendo atto del mancato recepimento dei numerosi punti proposti nella risoluzione del suo gruppo, ha rilevato come l’attenzione dell’assessore sia stata “parziale e selettiva”. Detto questo ha illustrato il lavoro fatto che conteneva indicazioni sopratutto per la ripartenza, ma anche per l’estate e che metteva in guardia dal rischio di una messa in discussione di diritti sanciti dalla Costituzione. Questo periodo ha messo in difficoltà chi già prima era in difficoltà, amplificando le disuguaglianze, ha detto: l’emergenza è infatti educativa, oltre che sanitaria. Di qui la proposta di un Osservatorio psicosociale educativo di cui all’ultimo punto della risoluzione, rivolto a tutti i componenti del sistema per un sostegno permanente nel post-trauma. Accanto a questo la proposta conteneva spunti per la ricerca della conciliazione scuola-famiglia, bonus digitali a disposizione delle famiglie numerose in difficoltà, la costituzione in ogni scuola di un gruppo tecnico multidisciplinare per l’organizzazione e la gestione degli spazi, la progettazione di una “scuola di strada” che occupi anche gli spazi esterni in diversi modi a seconda dell’età, la considerazione della continuità didattica con raccordo tra i diversi ordini di scuola e attenzione alla formazione professionale nel suo dialogo con le aziende, riorganizzazione del tempo scuola, implementazione degli interventi finanziari della Provincia sui bilanci dei Comuni relativamente alle politiche sociali e all’edilizia pubblica ecc. Ghezzi ha terminato ringraziando gli insegnanti che hanno accolto la sfida del cambiamento, ma ha messo in guardia dalla tentazione di incoraggiare rapporti educativi a distanza: devono tornare prima possibile i volti che sono il vero tramite tra docente e alunno, ha detto, invitando l’assessore ad ascoltare anche le voci che non arrivano alle sue orecchie.

 

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Masè: soluzioni sperimentali e nuove modalità per conciliare i tempi scuola-famiglia
La strada da seguire deve essere ad avviso della consigliera Vanessa Masè quella della sicurezza però senza riduzione del tempo di scuola, perlomeno non di tutti e con la salvaguardia dei servizi conciliativi. In questa direzione i contenuti della sua proposta di risoluzione che parte dalla considerazione dell’impossibilità di riaprire le scuole e propone l’individuazione di soluzioni sperimentali e modalità nuove.

 

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Ferrari: voucher conciliativi e iniezione di risorse per la scuola
Invita all’urgenza nella messa a disposizione dei voucher conciliativi, ampliando anche la platea dei beneficiari di questi strumenti Sara Ferrari con la sua risoluzione 4 che impegna anche a pensare soluzioni e strumenti collettivi ad hoc per le settimane a venire, anche con la sperimentazione di nuovi modelli di approccio con i bambini e il reperimento di organico adeguato alle nuove necessità. Per il documento 5 la consigliera chiede una convinta iniezione di risorse a bilancio, premessa indispensabile affinché tutto si traduca in realtà: con questa risoluzione, ha chiarito con soddisfazione, decidiamo che sulla scuola le risorse finanziarie sono una scommessa da incrementare oltre quello che la ragioneria più spicciola dirà che serve.

 

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Rossi: tutte le risoluzioni meritevoli, ma purtroppo prive dell’indicazione sul metodo di lavoro, sui tempi e sulle risorse
Il consigliere Ugo Rossi (Patt) ha fatto una dichiarazione di voto su tutte 6 le proposte premettendo che l’ottica delle opposizioni è stata quella di trasferire nei diversi documenti le proposte dei diversi attori del mondo della scuola che si stanno preoccupando del proprio futuro. Il nostro gruppo voterà dunque tutte le risoluzioni, perché ciascuna contiene uno sforzo e un contributo per costruire soluzioni. Tuttavia, tutte queste proposte mancano di una definizione del metodo di lavoro, dei tempi, dell’individuazione delle risorse. Anche la proposta 5 che impegna al sostegno finanziario non da un’indicazione precisa e dunque vanifica in parte lo sforzo fatto. La proposta del Patt, che è stata bocciata dalla Giunta, chiedeva di approvare entro il 31 di maggio un piano per le attività scolastiche di ogni ordine e grado: venivano chiesti tempi e orari, azioni e costi con relative risorse da inserire a bilancio. Noi dobbiamo decidere su atti amministrativi e da questo punto di vista tutte le mozioni, pur encomiabili dal punto di vista dei contenuti, hanno un ovvio deficit.

 

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Degasperi: un’occasione persa per riconoscere i meritevoli e fornire linee guida utili
Filippo Degasperi (Onda Civica) ha evidenziato gli argomenti della propria risoluzione respinta dalla Giunta, che chiedeva di riconoscere i meriti del personale della scuola e di fornire linee guida per un’efficace prosecuzione dell’anno scolastico nelle quali si indicassero le competenze degli organi collegiali e dei docenti, indicazioni in tema di quantità e durata delle video lezioni, modalità di utilizzo del registro elettronico ecc. Un contributo di supporto e insieme un riconoscimento concreto a chi si è sacrificato, rispetto al quale la Giunta svicola, lo ha definito.

 

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Degodenz: voterò tutte le risoluzioni, ma si recuperino i suggerimenti preziosi anche di quelli non accolti
Voterà tutte le risoluzioni Pietro Degodenz (Up) che ha definito positiva questa giornata, ha ringraziato i colleghi per lo sforzo e ha suggerito all’assessore di recuperare parte dei preziosi suggerimenti contenuti anche nei documenti non accolti, non ultima la proposta di Degasperi di riconoscere anche economicamente i meriti degli insegnanti che ha voluto infine ringraziare, insieme ai dirigenti e agli alunni per il lavoro e i sacrifici fatti in questi difficili mesi di emergenza.

 

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Dallapiccola: non parteciperò al voto
Non parteciperò al voto in forma di disprezzo politico per come è stata considerata la nostra proposta, ha esordito Michele Dallapiccola (Patt). Rivolto a Bisesti ha rilevato un vuoto spinto di idee, di proposte, di presenza concreta. Quello che si fa qui in quest’aula, purtroppo, è cercare di muovere una carta in un castello di carta: sarebbe invece bello che ci fosse la concretezza e la sostanza, ovvero i soldi, che in queste risoluzioni manca del tutto. Il consigliere ha concluso consigliando all’assessore di rivedere il proprio atteggiamento e di impegnarsi un po’ di più.

 

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Moranduzzo: pieno appoggio a Giunta ed assessore
Il consigliere Devid Moranduzzo (Lega) ha preso le distanze dai toni sopra le righe del consigliere Dallapiccola e ha ringraziato i consiglieri che hanno contribuito al dibattito e l’assessore Bisesti e la Giunta per il lavoro che stanno svolgendo. Ha poi ricordato come per Statuto ci dobbiamo attenere alle direttive del Ministero che però tardano ad arrivare ed ha sottolineato l’imponente operazione di ascolto messa in campo in questo come in altri settori.

 

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Cia: realismo e concretezza senza speculazioni
In dichiarazione di voto Claudio Cia ha ribadito la necessità di adottare azioni concrete anche in considerazione delle perdite che purtroppo registreremo sul nostro bilancio. Il consigliere di Agire ha quindi espresso perplessità per l’intervento del consigliere Dallapiccola che ha definito “tarantolato”.

 

Marini: risoluzioni tutte apprezzate, anche per il metodo
Alex Marini ha espresso posizione favorevole rispetto a tutte le risoluzioni, anche per il metodo, molto concertato, adottato all’interno delle minoranze nella scrittura dei documenti: amarezza per il mancato accoglimento di alcune proposte, ma questo resta comunque un buon punto di partenza. L’auspicio: che venga fatto un elenco degli impegni e da lì si cominci a lavorare.

 

Leonardi: massimo appoggio a Giunta e assessore
Un conto è la teoria, altro la pratica. In questo momento così delicato, ha detto Giorgio Leonardi, massimo appoggio a Giunta e assessori.

La votazione non ha registrato sorprese: respinte con 13 sì e 20 no le risoluzioni 1 (Degasperi), 2 (Rossi), 3 (Ghezzi). Approvate all’unanimità la 4 (Ferrari), con due astensioni la 6 (Masè) con un non partecipante al voto la 5 (Ferrari).

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