Mi domando come Cateno De Luca possa pretendere di arrestare i pagamenti delle bollette di luce, acqua e gas, se un mese fa non è stato neanche capace di impedire lo sbarco di un semplice traghetto a casa sua. E a Matteo Salvini, invece, chiedo se sappia che siamo ormai da anni nel mercato libero e non più in un regime di monopolio sul fronte delle forniture domestiche. È ora di dire basta a chimere e utopie.
Oltre ai colossi di sempre dell’energia, esiste anche una rete di oltre 100 piccoli gestori in tutta Italia per i quali non è ingiustamente prevista la sospensione di imposte e Iva che danno complessivamente lavoro giornaliero a più di 4000 persone al giorno, servendo più di un milione e mezzo di clienti per un fatturato aggregato superiore di gran lunga al miliardo e mezzo di euro. E le fake news che circolano, complice anche la cattiva informazione di Uffici Postali, Anci e Comuni, fanno sì che arbitrariamente moltissimi italiani siano convinti di non dover più pagare le fatture, e di avere al contempo diritto alla regolare fornitura dei servizi.
Un fatto che rischia di compromettere gravemente posti di lavoro preziosi in tutta Italia, come ha spiegato Cristiano Bilucaglia – Presidente di uBroker Srl, società famosa per essere stata la prima al mondo ad aver azzerato le bollette ai propri clienti – e Membro di A.R.T.E, Associazione Italiana Reseller e Trader dell’Energia in un appello ufficiale inviato a Mef, Mise e Arera, rimasto tuttora inascoltato dai soloni di Palazzo Chigi.
Sospendere ad interim le bollette, fatto giuridicamente inammissibile in quanto lo Stato non può imporre un provvedimento anticostituzionale a soggetti d’impresa provati, rischia solo di indebitare gravemente i cittadini, per i quali non sono di certo gli scarsi 100 euro di media al mese di bollette nel complesso il problema economico maggiore. Specie in un momento in cui non vi sono altri consumi di sorta: e l’energia, insieme al cibo, è la sola voce di spesa del bilancio domestico.
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Maurizio Scandurra, giornalista
