Sospensione dei mutui. Quali sono le possibilità per i consumatori e quali costi comportano.
Per molte famiglie si stanno già delineando, per i mesi a venire, probabili difficoltà ad adempiere ai propri obblighi di pagamento. Questo vale più di tutto per somme importanti, come ad esempio le rate del mutuo prima casa.
Ai consumatori vengono presentate varie opzioni per sospendere o dilazionare i pagamenti: esattamente quelle previste dalle normative ultime riguardanti l’emergenza Covid-19 e, quelle previste autonomamente dalle singole banche con condizioni diversificate da banca a banca. Considerato che stiamo parlando di non pochi soldi, il CRTCU ha provato ad esaminare le varie soluzioni offerte, sulla base di un esempio di calcolo riferito ad un mutuo-tipo.
Le possibilità del “Fondo Gasparrini” e del decreto “Cura Italia”
Questa possibilità riguarda i titolari di mutui contratti per l’acquisto della prima casa fino a 250.000 euro e con un ISEE non superiore ai 30.000 euro (requisito non necessario, per i prossimi 9 mesi a partire dal 17 marzo 2020), e possono essere attivate nei casi di perdita del lavoro, sensibile riduzione o sospensione dell’orario di lavoro, al manifestarsi di una grave invalidità e simili, oppure, per gli autonomi, se si è verificata una riduzione delle entrate superiore al 33% rispetto al trimestre precedente.
Questa opzione prevede la possibilità di pagare, per un periodo di 18 mesi, soltanto il 50% della quota interessi, mentre il fondo copre il restante 50%.
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A seguire, i calcoli esemplificati per un mutuo-tipo:
Mutuo tipo
Importo 250.000 euro, durata 25 anni, acceso 5 anni fa, tasso d’interesse 1,50%, rata mensile 999,84 Euro
Costo totale: 299.952,24 €