Ad un cacciatore solandro è costata cara una trovata originale ed indiscutibilmente pericolosa. Per lui la stagione venatoria è così finita prima di iniziare!
I fatti, accertati da una pattuglia della Stazione di Revò, risalgono al tardo pomeriggio di sabato, momento in cui al numero unico di emergenza giunge segnalazione di “esplosione di colpi di arma da fuoco” in prossimità di un sentiero di Caldes. I militari raggiungono la località e percepiscono di trovarsi nella potenziale traiettoria di un’arma da fuoco. Si tratta (lo accerteranno a breve, quando identificheranno il suo utilizzatore) di una carabina.
Ad imbracciarla è un cacciatore, il quale, per tarare l’ottica in vista dell’imminente apertura della caccia, la sta usando esplodendo colpi all’indirizzo di un bersaglio che ha posizionato sul pendio opposto al suo, solamente qualche decina di metri al di sotto di strade interpoderali di libero accesso ovvero percorribili da chiunque.
L’uso illecito dell’arma è costato all’uomo non soltanto una denuncia per il reato di “accensioni ed esplosioni pericolose” ma, anche e soprattutto, la perdita del possesso dei quattro fucili da caccia legittimante detenuti. I carabinieri li hanno sequestrati insieme ad oltre 100 munizioni. Lo hanno fatto in via cautelativa, in attesa cioè del provvedimento di “divieto di detenzione di armi e munizioni”, di competenza del Questore di Trento, autorità che sarà anche chiamata a valutare la sussistenza dei presupposti per il mantenimento del porto d’armi.