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ASSOCIAZIONE TRANSDOLOMITES * VALLI DOLOMITICHE: PRESIDENTE GIRARDI, « RIFLETTERE SULLE TANTE OPPORTUNITÀ CHE SI STANNO PERDENDO PER L’ASSENZA DI COLLEGAMENTI FERROVIARI »

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15.37 - domenica 28 aprile 2019

Le Valli Dolomitiche riflettano con molta serietà sulle tante opportunità che stanno perdendo e continueranno a perdere per via della assenza di collegamenti ferroviari intravallivi. La notizia è stata battuta il 18 aprile 2019 da Fs (link).

Sono 21 le località termali del Paese raggiungibili comodamente con i treni regionali di Trenitalia, società del Gruppo Fs Italiane, tutte raccontate in un nuovo e maneggevole travel book Wellness che è stato presentato Roma.

Il progetto editoriale intende promuovere l’utilizzo del trasporto regionale come ulteriore volàno dell’esperienza turistica di cittadini italiani e stranieri nei luoghi più incantevoli e caratteristici del Belpaese. Volgendo un occhio attento al comfort di un viaggio sostenibile, sicuro, attento alle esigenze delle persone che si spostano con i treni regionali anche nel tempo libero.

A presentare il travel book Wellness presso le Terme di Diocleziano c’erano Tiziano Onesti (presidente di Trenitalia), Maria Annunziata Giaconia, (direttore divisione passeggeri regionale Trenitalia), Serafino Lo Piano (responsabile Sales long haul Trenitalia), Daniela Porro (direttore Museo nazionale Romano) e Costanzo Jannotti Pecci (presidente di Federterme).

Il travel book Wellness di Trenitalia -disponibile in versione cartacea e digitale in formato sfogliabile su trenitalia.com- riporta informazioni e curiosità su 21 località termali distribuite sul territorio nazionale e sul modo per raggiungerle direttamente in treno, lasciando a casa l’automobile. 21 le località termali da raggiungere in treno regione per regione. In Trentino Alto Adige figurano Merano, Levico Terme.

Il 2018 ha visto crescere dell’8% i viaggi di piacere sui treni regionali rispetto al 2017, portando a una quota del 29% le persone che si spostano per viaggi leisure rispetto al totale dei passeggeri. Questa crescente vocazione turistica trova ulteriore impulso nel nuovo travel book di Trenitalia Wellness, 21 località termali da raggiungere comodamente in treno con oltre 800 collegamenti al giorno.

Il lancio di agenzia del 18 aprile porta la riflessione di Transdolomites alla notizia di alcune settimana fa giunta da Merano. Il nuovo Masterplan in via di definizione in base alle direttive della Provincia Autonoma di Bolzano nel quadro degli interventi di elettrificazione della ferrovia Merano-Malles e di conseguenza il prolungamento del servizio ferroviario diretto da Malles a Bolzano con prosecuzione Innsbruck contempla la proposta di realizzare una fermata ferroviaria alle Terme di Merano con un preventivo di costo di cento milioni di euro.

Il turismo termale riveste sempre più importanza nelle zone ove questa offerta è praticata. Vincente è poi il sodalizio ove l’offerta di momenti di benessere all’interno di dette strutture si sposa con un ambiente esterno sempre più green. È allora un automatismo volgere il nostro sguardo alla vicina Engadina che di esperienze di questo tipo ne ha veramente da vendere e dove la loro pratica è alternativa all’attività sciistica.

Un esempio giunge dalle Terme Engadina st Moritz, Terme st Moritz Pontresina Samedan, I Bagni di St. Moritz – Helibad St Moritz , I bagni-avventura Bellavita e la relativa Spa a Pontresina, I Bagni-famiglia a Zernez, La Mineralbad & Spa a Samedan, Terme di Scuol Tarasp solo per citarne alcune. Con l’avvento della Ferrovia retica tutte queste realtà sono entrate a far parte di una offerta turistica globale. La ferrovia è dunque diventato l’elemento trainante dell’economia turistica dell’Engadina e dell’intera Svizzera .

Basta aprire la cartina per le avventure della Ferrovia Retica per rendersi conto che non solo le terme , ma i paesi, impianti di risalita , i siti Unesco, quelli geologici, storici, culturali sono raggiungibili a bordo treno. La costruzione di oltre 400 km di ferrovie di montagna e di fondovalle ha avuto l’effetto del sarto che armato di ago e filo ha unito varie parti del territorio engadinese rendendolo un tutt’uno connettendolo.

Le Valli dell’Avisio non sono da meno sotto questo punto di vista. Anche qui, ultime arrivate le Terme di Pozza-Sèn Jan stanno esprimendo un potenziale molto interessante. La loro filosofia è mettere al centro la qualità della vita grazie agli effetti benefici della balneoterapia termale in un paesaggio Patrimonio Unesco. Tutto ciò si realizza all’interno della struttura ma il suo effetto viene “ ridimensionato “ per quello che si incontra all’esterno ossia un territorio degradato fortemente dal traffico automobilistico privato.

La valle di Fassa si rende sempre più conto che la carta vincente per il futuro del turismo è legata alla qualità ambientale e della vita . Questa voglia di green si scontra desolatamente con l’elemento più degradante di tutto ciò, ossia il traffico. L’auspicio è allora che la filosofia promossa dalle Terme di Jèn Jan trovi orecchie disposte ad ascoltare e che come avvenuto in altre realtà alpine l’attività termale sia ispiratrice a ragionare seriamente sull’eventualità di attrezzare con ferrovia anche le valli dell’Avisio.

Così come varie realtà in Engadina sono state connesse tra di loro con la Retica, lo stesso si potrà fare da noi con il vantaggio che questo obiettivo lo si potrebbe concretizzare tracciando una riga “ ferroviaria” , un’unica cucitura lungo tutto l’asse dell’Avisio. L’obiettivo più ambizioso poi è quello di “ cucire “ la Svizzera con le Dolomiti.

Terme, Olimpiadi 2026, cambiamenti climatici, la rivoluzione in atto generale nel settore dei trasporti ove la proprietà dell’auto sarà sempre meno il bisogno primario delle future generazioni ma dove la differenza la farà l’offerta dei servizi e la nuova raggiungibilità dei territori, sono tutti elementi di riflessione che dovrebbero spingere i territori dolomitici a ragionare sulla lunga lista di opportunità che essi stanno perdendo per via dell’assenza di collegamenti ferroviari tra le valli ed il resto del mondo.

Un lista delle mancate opportunità che crescerà in modo esponenziale e dove il metro di misura non sarà il quantificare il costo di realizzazione delle nuove infrastrutture bensì il costo che si sta pagando e si pagherà per il fatto di esserne privi.

 

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Massimo Girardi
Presidente associazione Transdolomites

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