(Fonte: Giacomo Bezzi – Manuela Bottamedi – Maurizio Fugatti – Claudio Cia) – La sanità trentina non sembrerebbe avere quel grado di “eccellenza” che il Governo provinciale si ostina ad attribuirle. Le segnalazioni di pazienti, che a seguito di problemi di salute si recano nelle varie strutture per avere le cure del caso, raccontano di numerose lacune e criticità.
La riorganizzazione della rete ospedaliera sull’intero territorio, con la centralizzazione di sempre più servizi sull’ospedale di Trento, ha sortito l’effetto di acutizzare situazioni già carenti presenti in questo presidio, portando all’esasperazione i pazienti costretti ad attendere parecchie ore al Pronto soccorso per ottenere assistenza.
Dobbiamo pertanto prendere atto che il sistema sanitario trentino è in grave difficoltà, alla ricerca costante del risparmio economico, che ha determinato un grave scadimento della qualità dei servizi assistenziali offerti alla popolazione.
Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia per sapere:
-) il numero totale di accessi al servizio di Pronto Soccorso dal 2012 ad oggi, suddivisi per anni, struttura ospedaliera e codice di accesso;
-) riferito allo stesso periodo temporale del punto 1, i tempi medi di attesa dei pazienti al Pronto Soccorso di ogni presidio ospedaliero, suddivisi per codice di accesso;
-) riferito allo stesso periodo temporale del punto 1, l’ammontare dei ticket incassati per le prestazioni di pronto soccorso nei vari presidi ospedalieri.
A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.
Giacomo Bezzi
Manuela Bottamedi
Maurizio Fugatti
Claudio Cia
In allegato il comunicato stampa:
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Foto: archivio Consiglio provinciale Pat