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SAT * RICOSTRUZIONE RIFUGIO TONINI: ” SE L’ITER AUTORIZZATIVO PROCEDERÀ SENZA INTOPPI, I LAVORI POTRANNO COMINCIARE CON LA PROSSIMA STAGIONE ESTIVA “

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13.29 - venerdì 31 agosto 2018

Ricostruzione del rifugio Tonini: a che punto siamo? Le domande si rincorrono e la curiosità è alta tra gli alpinisti, gli escursionisti, i soci e tutti coloro che hanno a cuore la ricostruzione del rifugio. Per questo Sat sede centrale ha deciso di fornire una informazione dettagliata in merito all’iter procedurale individuato e a quali saranno gli impegni futuri per l’edificazione, considerata la forte valenza identitaria che questo luogo incarna per l’intera comunità.

 

 

 

La volontà di ricostruire il rifugio Tonini allo Spruggio, distrutto da un incendio il 28 dicembre 2016, venne dichiarata dal Presidente della Sat già all’indomani dell’infausto evento ed è sempre stata sostenuta con forza dal Sodalizio.

Il primo e importante passo è stato quello di un confronto con l’Assicurazione per la determinazione dell’indennizzo del sinistro: non è stata cosa facile ed immediata ma va dato atto al Gruppo Itas Assicurazioni di aver operato con impegno e serietà al fine di giungere ad una quantificazione dell’indennizzo che ha soddisfatto ambo le parti.

Il secondo passo ha riguardato la verifica della disponibilità della Provincia Autonoma di Trento a finanziare la parte di costo eccedente la cifra incassata dall’assicurazione, atteso che la ricostruzione avrebbe comportato una diversa e più razionale disposizione degli spazi del rifugio ed una conseguente maggior spesa complessiva.

La disponibilità in tal senso – da parte della Provincia – c’è stata anche se la concessione del contributo avverrà necessariamente e solamente a conclusione dell’iter autorizzativo previsto dalla Legge e dal Regolamento sui rifugi e sui sentieri alpini.

Uno dei primi atti del nuovo Consiglio Centrale della Sat, eletto nell’aprile di quest’anno, ha riguardato la nomina di un apposito gruppo di lavoro con il compito di seguire da vicino la stesura del progetto di ricostruzione del rifugio e la condivisione dello stesso con Enti ed Istituzioni, interni ed esterni alla Sat, con lo scopo di portarli a conoscenza delle scelte progettuali proposte.

E’ stato inoltre individuato un progettista – che fa parte del gruppo di lavoro – cui è stato formalmente conferito l’incarico della progettazione della nuova struttura e che ha già provveduto ad elaborare un progetto di massima, finora condiviso (recependone i suggerimenti e le osservazioni) con la Commissione Rifugi della Sat e con la Sezione della Sat di Pinè. Utili ed interessanti sono risultati anche i confronti con le Asuc di Baselga, Sternigo, Ricaldo, Rizzolaga e Tressilla (proprietarie dei terreni limitrofi alla proprietà Sat) e con i vecchi gestori del rifugio.

Le scelte progettuali considereranno anche un possibile eventuale riutilizzo dei materiali rimasti nei ruderi del vecchio rifugio – in particolare la parte in pietra ma ad esclusione di quanto è considerato rifiuto, al fine di minimizzare i costi relativi al loro trasporto a valle con l’elicottero ed al loro successivo riguardante lo smaltimento.

Nelle prossime settimane il gruppo di lavoro ha intenzione di incontrare informalmente anche il Comune di Baselga di Pinè, nonché il Servizio Turismo e Sport ed il Servizio Urbanistica e Tutela del Paesaggio della Provincia, per un confronto preventivo sulle scelte progettuali.

Successivamente, al termine di un rapido processo partecipativo che coinvolgerà le Commissioni “Tutela Ambiente Montano” e “Sentieri”, il progetto potrà essere approvato dal Consiglio Centrale della Sat.

Seguirà poi l’iter di valutazione della Commissione di Coordinamento prevista dalla legge provinciale sui rifugi e sui sentieri alpini e, infine, dovrà ottenere la concessione edilizia da parte del Comune di Baselga di Pinè.

Previo confronto concorrenziale, la Sat individuerà l’impresa cui affidare i lavori.

Per quanto riguarda i tempi, se l’iter autorizzativo procederà senza intoppi e in presenza di fondi sul bilancio della Provincia autonoma di Trento per la concessione del contributo come precedentemente illustrato, i lavori potranno verosimilmente cominciare con la prossima stagione estiva.

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