Di fronte al Castello del Buonconsiglio, il più vasto e importante complesso monumentale della regione Trentino Alto Adige, attualmente polo principale di un sistema museale formato da cinque castelli, fra i più suggestivi e prestigiosi del territorio trentino quali Castello di Stenico, Castel Beseno, Castel Thun e Castel Caldes, si trova l’edificio ex questura di Trento che giace in stato di abbandono e degrado.
Tale edificio di circa 2.150 metri calpestabili, chiuso dal 2006 quando la Questura si trasferì a Trento sud, ospitò originariamente le stalle del Castello del Buonconsiglio e in epoche più recenti la Polizia austriaca e di seguito la Polizia di Stato. Dopo il trasloco di quest’ultima, nell’ambito di una partita di permute con Roma, l’immobile è entrato nella disponibilità della Provincia autonoma di Trento.
Negli anni si è discusso ampiamente circa la destinazione d’uso dell’edificio, arrivando alla conclusione unanime che la più naturale fosse quella culturale.
Si ipotizzò di trasformarlo a sede di un museo archeologico, poi sala espositiva e ingresso al Castello attraverso un tunnel da realizzare sotto via Bernardo Clesio, poi ancora nuova sede dell’archivio provinciale e in seguito sede del Museo storico. Ma a causa della scarsità di fondi a disposizione della Provincia, che ne è proprietaria, ogni progetto è caduto nel vuoto.
Un edificio in stato di abbandono, che si affaccia su una piazza invasa dalle macchine, non è la cornice ideale per il Castello del Buonconsiglio, meta ogni anno di migliaia di visitatori.
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Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia di Trento per sapere:
1. se rientri nelle priorità dell’attuale Giunta provinciale il restauro dell’edificio ex Questura di Trento, sito nei pressi di uno dei monumenti storici più importanti della nostra provincia;
2. se condivida l’opinione che lo stato di degrado e abbandono in cui versa, assieme a piazza Mostra invasa dalle macchine, svilisca uno dei luoghi più visitati e importanti della città, biglietto da visita di Trento e quindi punto di particolare rilevanza cittadina, storica e turistica;
3. se ritenga che l’edificio ex Questura debba essere recuperato ad una funzione culturale;
4. se ritenga che la sua destinazione d’uso debba essere collegata al Castello del Buonconsiglio;
5. quali fra le diverse destinazioni d’uso a sfondo culturale proposte negli anni ritenga maggiormente percorribili;
6. se condivida l’opinione del Sovrintendente dei beni culturali di Trento che afferma “che il ragionamento va fatto su tutto il quartiere, comprese le pertinenze Sanzio e San Martino. Quello è un potenziale polo storico-umanistico che si può coltivare nelle prospettive della valorizzazione della memoria e nella presentazione di quelli che sono i caratteri identitari del territorio, nelle sue espressioni artistiche, storiche e archeologiche”;
7. nel caso auspicabile che il restauro dell’edificio ex Questura sia nei progetti della attuale Giunta, e in che tempi si pensa di riqualificarlo e attraverso quali finanziamenti.
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Lucia Coppola
consigliera provinciale Futura 2018