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SMI – TRENTINO * MEDICI DI MEDICINA GENERALE: « BENE L’ACCORDO CON LA PAT, PRESENTATO DA SEGNANA IL 15 SETTEMBRE 2023 »

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08.16 - venerdì 27 ottobre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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In relazione al comunicato stampa di Apss (sotto il lancio Opinione -Ndr) inerente la situazione della medicina generale e delle zone carenti, SMI, sindacato di maggioranza della medicina generale in Provincia di Trento, sottolinea che la buona tenuta dell’attuale situazione è data dalla proposta vincente dell’Assessore Segnana, in Giunta Provinciale, il 15 settembre 2023 che ha presentato: l'”Accordo provinciale transitorio modificativo degli accordi provinciali vigenti per i medici di medicina generale”, sottoscritto da noi in data 11 settembre 2023. Che recepisce l’Accordo nazionale del settore e la programmazione di questa Provincia inerente i nostri professionisti.

Nell’accordo è stata introdotta la possibilità, sia per i medici della Scuola di Trento, che non sono specialisti come erroneamente dichiarato da Apss, sia per i medici in attività, che non sono “generici”ma liberi professionisti convenzionati con il sistema sanitario nazionale, di aumentare il rispettivo massimale del 30%, su base volontaria e temporanea, per l’emergenza venutasi a creare non per colpa nostra. Tale meccanismo è in linea con quanto previsto a livello nazionale dall’accordo del 28 aprile 2022, mirato a sopperire alla penuria di medici di famiglia che investirà il nostro settore nei prossimi due anni.

Bene quanto dichiarato da Apss riguardo ai medici che si inseriranno a Gardolo e sull’Argentario, come a Levico ed in Alta Valsugana. Mettiamoci pure Roncegno in Bassa.

Ricordiamo a tutti che a marzo 2023 erano state individuate da Apss 31 zone carenti in Trentino, dove la popolazione (almeno 45.000 cittadini) non aveva un medico di base. Solo otto medici da tutta Italia avevano accettato di aprire ambulatorio a pagamento da noi. In agosto la stessa Apss ha indetto, come da procedura nazionale, il concorso “limitativo” anche per i medici che partecipano alla Scuola di Formazione, per i 23 posti rimasti scoperti (30.000 cittadini senza medico). Ci sono voluti quindi ben sette mesi per trovare un medico che copra Roncegno.

Bene che il cursus scolastico vada nella direzione giusta, detto che la Scuola è stata creata dal Ministero proprio per adempiere a questo compito. Ci aspettiamo, ora, che Apss ringrazi la medicina generale tutta, soprattutto la fascia dei medici di medicina generale che va oltre i 25 anni di esperienza sul campo, e che sta cercando, con l’aiuto delle Istituzioni locali, di sostenere fragili e anziani della nostra Provincia, rispetto a tutte le altre Regioni d’Italia .

Medici che si sono resi disponibili, anche ritardando il pensionamento, o lavorando il doppio delle proprie possibilità contrattuali, a prendere in carico, a rischi inimmaginabili e a spese proprie di personale e mezzi e ambulatori, una popolazione in carenza di professionisti. Medici che, rispetto e a dispetto della situazione venutasi a creare per mancata programmazione passata, e di certi Comuni restii a supportarci, hanno sopperito, con spirito di sacrificio silenzioso ma efficace, alle tante defezioni, anche strumentali, di queste ultime settimane.Medici mai abbastanza gratificati ma sempre pronti a mettersi a disposizione per la propria azienda pubblica, senza sollevare polveroni mediatici.

Solo con questa classe di medici responsabili, oberati ancora dalla iper-burocrazia, oggi anche creando ulteriori modulistiche telematiche di cui non sentivamo la necessità; dalle tante interruzioni telematiche aziendali, che complicano il nostro fare quotidiano, si è riusciti a far sì che le leggendarie file agli sportelli in attesa dell’assegnazione di un medico fiduciario, rimanessero leggenda. E che nei territori carenti, incaricati provvisori e giovani leve, più che le machiavelliche App, si integrassero completamente con chi, tra noi, ha maggiore esperienza e maggiore capacità di azione e di iniziativa.

A tutti costoro va il nostro plauso incondizionato. In attesa che altri se ne accorgano.

 

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Dottor Nicola Paoli

Smi – Sindacato medici Italiani

 

 

 

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