Il PATTO di STABILIMENTO alla Cartiere del Garda. Giovedì 14 luglio, la Direzione di Cartiere del Garda e le Rappresentanze Sindacali Unitarie si sono riunite ed hanno raggiunto una prima ipotesi di intesa, che verrà sottoposta nei prossimi giorni a tutti i lavoratori riuniti in “assemblea generale” , denominata dal Presidente di Cartiere del Garda Dott. Michele Ferrari, presente all’incontro, “Patto di Stabilimento”.
Quanto sopra si è raggiunto dopo uno “stato di agitazione” nei reparti produttivi proclamato verso la fine di giugno dalla RSU e condiviso dalle Segreterie provinciali, trasformatosi poi in scioperi di 2 ore effettuati su tutti i turni che hanno registrato una altissima partecipazione da parte delle maestranze interessate.
Tutto questo ha raggiunto l’intento di portare l’Azienda al confronto sindacale su tematiche legate alla adeguatezza degli organici, il rispetto delle percentuali inquadramentali e la richiesta di aumenti salariali motivati dagli importanti ricambi generazionali e dalla necessità di formare questi nuovi assunti alle giuste conoscenze per sostituire quelle delle persone in uscita (o già uscite dall’azienda), al fine di evitare contraccolpi negativi alla produzione e possibili rischi per la sicurezza delle nuove maestranze.
Dopo numerosi confronti è stato dapprima stilato un calendari di riunioni dove sono discusse con le parti sindacali tutte le possibili migliorie organizzative legate ai reparti, a cui è seguito giovedì quello sopracitato dove l’Azienda, per bocca del proprio Presidente, ha comunicato la volontà dal 2023 di ripristinare integralmente la 14a mensilità, ridotta a 36 ore nell’accordo del 2013 per salvaguardare 120 posti di lavoro, ed integrando la 14a mensilità del 2022 di ulteriori 69 ore entro il corrente mese di settembre e proponendo un prolungamento dell’attuale accordo del “Premio di Risultato” in scadenza nel 2022, di ulteriori 2 anni.
Il ripristino della 14 esima mensilità è un risultato ottenuto grazie alla pressione sindacale esercitata da RSU e segreterie provinciali, dopo il pesante taglio subito dal 2013, ma siamo impegnati a monitorare, verificare e controllare le riposte che l’azienda darà sul miglioramento organizzativo, l’adeguatezza degli organici, la formazione dei nuovi assunti, il miglioramento del clima aziendale e delle relazioni sindacali.
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