(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
///
Prima che il Comune comunichi altro, come accaduto per Villamontagna, con la presente facciamo presente che il dottor Nicola Paoli, medico di famiglia di Trento, ha richiesto al Comune di Trento, via Pec e marca da bollo, le chiavi per aprire l’ambulatorio di Romagnano tutti i giorni, su prenotazione.
Attualmente, infatti, non si può entrare, come verificato di persona questa mattina, alla presenza del Presidente della Circoscrizione di Ravina e Romagnano, con le chiavi del Comune, perché il medico che ha lasciato lo stesso, come annunciato sui giornali e come da nota sul sito aziendale, che fa ambulatorio solo a Povo, non ne permetterebbe l’apertura.
Ci si domanda come mai, attualmente, abbiano ancora il contratto aperto con il Comune medici che si sono trasferiti altrove ; o che hanno dichiarato di non essere più interessati ad avere e chiavi degli ambulatori comunali. Per inciso, a Villamontagna, l’ambulatorio non è sbarrierato e quindi non è possibile, per il medico di famiglia che voleva venire, entrarvi.
Ci domandiamo altresì, come Smi, se per verificare l’inaccessibilità degli attuali ambulatori comunali in capo al Comune di Trento, i medici di famiglia devono prima pagare una marca da bollo da 16 euro, poi fare domanda di apertura ambulatorio, al buio, e ,solo dopo, avere le chiavi d’accesso per verificare la effettività abitabilità per uno studio medico di medicina generale non ancora neppure indicato ad Apss.
Come attrattività per chi viene da fuori provincia non ci sembra proprio il massimo!
*
Smi Trentino