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MARCO ZENATTI (COMMISSARIO FDI ROVERETO – TN) * UBALDA BETTINI GIRELLA E MIGRAZIONI: « L’ASSOCIAZIONE “UBG” DAL 2010 AL 2020 HA RICEVUTO 330 MILA EURO ALL’ANNO PER L’ACCOGLIENZA »

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15.02 - venerdì 25 agosto 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Sono trascorsi pochi giorni dai due efferati delitti che hanno sconvolto Rovereto. Ora, l’attenzione, mista al dolore, si concentra ad analizzare la situazione. Non solo. E’ prepotente la necessità di capire come la società, con le sue articolazioni istituzionali, affronterà queste situazioni drammatiche e quale futuro ci aspetta. Molti gli interventi, che hanno visto partecipi soggetti portatori di diverse competenze e responsabilità.

Per questo risulta opportuno offrire qualche considerazione per contribuire alla formazione di un approccio maggiormente condiviso e quindi più efficace. L’alternativa altrimenti è rassegnarsi a vivere un futuro fatto di ingiustizia e di prepotenza. Dove la violenza e la delinquenza hanno libertà d’azione e lo Stato non sà o non intende difendere la legalità e reprimere i reati. Sarebbe disastroso che lo Stato, a cui i cittadini hanno affidato l’uso della forza per garantire sicurezza e legalità, apparisse inerme, assente e, comunque, incapace di assolvere ai sui compiti primari.

Certo la società deve affrontare problemi e situazioni sempre diverse, a cui deve rispondere adeguando la sua azione. A questo proposito propongo una riflessione che ho constatato essere molto diffusa. Vi sono due diritti altrettanto importanti, quello alla libertà quello alla sicurezza. Da molto tempo, per evoluzione culturale e non solo, l’attenzione si è posta progressivamente sempre più sul diritto alla libertà, arrivando a trascurare sempre più quello alla sicurezza. Porto al riguardo, due esempi, di questi giorni, di come questo squilibrio sia tanto diffuso anche tra coloro che, invece, dovrebbero mantenere un approccio più equilibrato.

In un comunicato stampa diffuso da alcuni professionisti operanti all’interno dei Servizi di Salute Mentale della provincia di Trento, tra l’altro, si afferma che: “Fino a prova contraria, le persone sono libere di scegliere, anche di compiere il male, e va loro restituita la responsabilità delle proprie azioni “.
Non vi è dubbio che i Servizi di Salute Mentale non devono essere chiamati a garantire l’ordine pubblico e che coloro che compiono anche i più odiosi delitti non sono, per ciò stesso, malati psichiatrici, ma certo, anche solo per buon senso, non è assolutamente condivisibile trasmettere il concetto che una società possa conformarsi ad un principio simile, solo che non si voglia garantire un doveroso, anche se appena sufficiente, livello di sicurezza per tutti i cittadini.

La libertà di compiere “il male”, soprattutto verso altre persone, deve trovare contenimento e contrasto adeguati, per garantire la sicurezza e la libertà di tutti. Anche perchè, altrimenti a risultarne vittime risulterebbero proprio i più deboli, i più indifesi. Per analogia, è come se al pastore fosse vietato difendere il gregge per garantire al lupo la libertà di sbranare gli agnelli.

Altrettanto, alcuni giorni orsono sono stati riportati due interventi di Fabiano Lorandi, fondatore e presidente dell’Associazione Ubalda Bettini Girella, che, in relazione ai drammatici episodi succedutisi in città, paventava il rischio di razzismo in città e affermava la necessità di: “accentuare, implementare, migliorare gli interventi interculturali per evitare il rischio di una regressione nell’accettazione del diverso”, finalità queste dell’associazione che presiede.

Sulla sua prima preoccupazione: Rovereto non è una città razzista, anzi è solidale e disponibile all’accoglienza verso tutti coloro che vogliono integrarsi correttamente, ripettando le leggi. Non è consentito confondere il razzismo con la naturale e legittima aspirazione a vivere in libertà e sicurezza nella propra città. A poter frequentare la città e i suoi luoghi pubblici in perfetta tranquillità, senza avere troppe, ben note, aree in mano esclusivamente alla delinquenza.

Per ultimo, sembra opportuno ricordare come il Comune di Rovereto abbia sempre investito moltissimo negli interventi interculturali promossi dall’Associazione Ubalda Bettini Girella.

A questo proposito, approssimativamente, a memoria dei Bilanci comunali, ma sicuro di non sbagliare, ricordo come l’Associazione Ugb, abbia ricevuto dal Comune di Rovereto, Sindaco Miorandi, nella consigliatura 2010/2015, una somma totale di circa euro 1,5 milioni, circa 300 mila all’anno, e con Sindaco Valduga Francesco, nella consigliatura 2015/2020, fino al mese di luglio 2020, una somma totale di oltre euro 1,8 milioni, circa 360 mila all’anno.

Ora, le domande che sorgono spontanee sono le seguenti:

– dato che in Consiglio comunale, considerato anche il notevole sostegno finanziario profuso all’Associazione UBG per l’attività affidata, non sono mai stati relazionati compiutamente gli obiettivi prefissati, sicuramente ambiziosi, e i risultati ottenuti, che certamente erano attesi significativi, si chiede se l’Amministrazione comunale ritiene doveroso fornire una pubblica relazione analitica degli obiettivi proposti e dei risultati concretamente raggiunti, aggiornando la situazione ai giorni nostri?

– Lorandi chiede un aumento della spesa per interventi interculturali. L’Amministrazione comunale non considera, invece, opportuno investire maggiori risorse per garantire un superiore livello di sicurezza alla città ?

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Marco Zenatti
Commissario del Circolo di Fratelli d’Italia di Rovereto

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