(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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“Cultura Informa” è una piattaforma di comunicazione nata dal comune impegno degli Uffici Stampa della Provincia e del Centro Servizi culturali “S. Chiara” con l’intento di promuovere le realtà artistiche territoriali attraverso l’organizzazione di apposite conferenze stampa settimanali.
In questi giorni, “Cultura Informa” ospita una conferenza stampa dell’associazione culturale “Il Nodo di Gordio” su temi di geopolitica ed economia internazionale. Tale associazione, che è presieduta da un membro del C.d.A. del Centro “S. Chiara”, non rientra affatto nel novero delle realtà artistiche del territorio, trattandosi infatti di una associazione di studi politici, ma ciò nonostante essa sembra poter usufruire dei servizi erogati, con denaro pubblico, da “Cultura Informa”.
Per fare luce su comportamenti che appaiono quanto meno dubbi, il Consigliere del P.D. Luca Zeni ha depositato oggi una interrogazione, chiedendo le ragioni per le quali le iniziative di una associazione di studi politici godono dello stesso trattamento riservato alle realtà artistiche da parte della piattaforma pubblica di comunicazione; come si giudica la sovrapposizione dei ruoli fra il presidente dell’associazione in esame ed il componente del C.d.A. del Centro “S. Chiara” ed infine quali sono le procedure per ottenere i servizi di “Cultura Informa” e quali costi hanno gli stessi.
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Trento, 12 luglio 2022
Egr. Sig.
WALTER KASWALDER
Presidente Consiglio provinciale
SEDE
Interrogazione n.
COME USUFRUIRE DI “CULTURA INFORMA”?
Risulta, anche attraverso un invito stampa appositamente diffuso, che la piattaforma comunicativa denominata “Cultura Informa” – nata ancora nell’anno 2013, dal comune impegno degli Uffici Stampa della Provincia e del Centro Servizi culturali “S. Chiara” – promuova una conferenza stampa di presentazione del “XIX Workshop di geopolitica ed economia internazionale”, organizzato dall’associazione culturale “Il Nodo di Gordio”, il cui presidente è anche un membro del Consiglio d’Amministrazione del Centro Servizi culturali “S. Chiara”.
Posto che non sembra proprio corretto che un membro del C.d.A. di un ente pubblico economico utilizzi strumentazioni comunicative dello stesso per promuovere proprie private attività, ciò che colpisce dell’iniziativa è il rientro della medesima nel novero di quelle delle “realtà artistiche territoriali sostenute dall’Assessorato alla Cultura della Provincia, con l’organizzazione di conferenze stampa settimanali” nella prestigiose sale di Palazzo Festi, ovvero del Teatro Sociale di Trento.
L’attività di un’associazione che non ha finalità artistiche, acquista quest’ultime per decisione di chi? Potrebbe altrimenti usufruire dei servizi di comunicazione dell’ente pubblico?
Queste ed altre domande stanno alla base del presente atto, con lo scopo di capire criteri e modalità di erogazione di servizi pubblici a soggetti privati, seppur aventi finalità culturali.
Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere:
– con quali motivazioni “Cultura Informa” ha deciso di prestare la propria opera gratuita all’associazione “Nodo di Gordio”, posto che quest’ultima non risulta occuparsi di manifestazioni artistiche, bensì di politica internazionale;
– come giudica la stessa la sovrapposizione di ruoli fra un membro del C.d.A del Centro Servizi culturali “S. Chiara”, deputato almeno a partecipare alla formazione delle decisioni afferenti l’erogazione del servizio “Cultura Informa” e la presidenza di un soggetto associativo richiedente proprio tale servizio all’ente medesimo;
– quali sono le procedure da seguire per ottenere i servizi di comunicazione prodotti dalla piattaforma “Cultura Informa”;
– quali costi comporta ogni singolo servizio di comunicazione e promozione erogato da “Cultura Informa”.
A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.
avv. Luca Zeni
