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UIL SCUOLA * INCONTRO CON ASSESSORE PAT GEROSA: « FOCUS SU AREA DIRIGENZA SCOLASTICA E ALLEGERIMENTO BUROCRAZIA »

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10.42 - martedì 16 gennaio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Dirigenza scolastica. Incontro con l’Assessore all’Istruzione. Elina Massimo: “L’Assessore all’Istruzione, dottoressa Gerosa, ha incontrato anche i sindacati rappresentativi dell’area della Dirigenza scolastica. UIL SCUOLA, in rappresentanza dei Dirigenti iscritti, che si riconoscono in un modello di scuola capace di una reale relazione tra le diverse professionalità che vi operano e che metta al centro del proprio essere il successo formativo delle giovani generazioni, al tavolo ha portato solo proposte concrete”

Considerata la natura dell’incontro, con l’intento di rispondere più pienamente al proprio ruolo, diversamente da altre sigle sindacali, abbiamo valutato di dover andare oltre le dichiarazioni di principio e le analisi fin troppo ovvie sulle cause dei mali della scuola – peraltro già da decenni evidenziate e al centro di dibattiti che si sono rivelati nei fatti inconcludenti – per concentrarsi sul ruolo e sulle funzioni del Dirigente scolastico, sulle difficoltà quotidiane di un mestiere complesso e sui possibili interventi migliorativi che avrebbero senz’altro una ricaduta positiva su tutto il sistema scolastico del Trentino.
“Gli obiettivi di principio debbano essere pragmaticamente definiti e declinati in interventi operativi possibili, condivisi e valutabili a breve e a medio termine, capaci di eliminare distorsioni e impedimenti ad un proficuo funzionamento di una macchina complessa come quella del sistema scolastico provinciale, di agevolare il lavoro di tutti gli operatori e di modificare realmente la loro capacità di incidere nel quotidiano”.

Centrale è a nostro avviso una reale autonomia delle istituzioni scolastiche che – pur all’interno di un sistema di regole che garantisca l’equità e l’uguaglianza delle opportunità sul territorio – sola consente di rispondere concretamente ai bisogni delle diverse comunità e dei singoli studenti, di tutelare pienamente la libertà di insegnamento, di rispettare i diversi ruoli e le diverse funzioni di tutte le figure che nella scuola lavorano. In questa prospettiva, va rafforzato il ruolo del Collegio Docenti nella definizione dell’area didattica del Progetto di Istituto e – nell’ambito degli spazi possibili all’autonomia del Trentino – vanno ridisegnate le rappresentanze esterne (genitori, studenti, esponenti del territorio).
Proprio in funzione di un’autonomia realmente esercitabile vanno le osservazioni e le richieste poste in relazione alla figura del Dirigente scolastico, oggetto dell’incontro.

Non certo in ordine di importanza:

alleggerire in modo significativo il peso della burocrazia che, oggi, occupa prepotentemente gran parte del tempo e dell’attenzione del DS, distogliendolo dal compito, per noi prioritario, di coordinamento della didattica, di stimolo all’innovazione ed alla sperimentazione metodologica, di riferimento per docenti e non docenti, per gli studenti e per le famiglie;

rivedere la definizione delle Istituzioni scolastiche quali enti funzionali della Provincia consentirebbe di facilitare la gestione del bilancio, ora inutilmente complessa e farraginosa, liberando tempo ed energie. Si richiede di intervenire, per quanto possibile, anche sulle incombenze legate all’anticorruzione, semplificandole in coerenza con la particolare realtà del mondo della scuola;

potenziare e stabilizzare il personale di segreteria, che deve essere affidabile e competente;

sostenere i Dirigenti scolastici con una rete di supporti funzionale e realmente funzionante, ridefinendo il ruolo e i compiti del Dipartimento Istruzione. Il Dipartimento dovrebbe essere per i DS un riferimento per la soluzione competente e rapida dei problemi e non certo “limitarsi” all’emanazione di indicazioni prescrittive di comportamenti troppo spesso inutili se non errati e di interpretazioni macchinose della normativa;

rivedere la figura del Sovrintendente, allo stato attuale ridondante o superflua nell’economia organizzativa del sistema scolastico della Provincia;

pensare ad una formazione del Dirigenti scolastici, che dovrebbe essere sistematica, continua e più funzionale al lavoro quotidiano, orientata al confronto su obiettivi e principi guida ma anche al supporto alla gestione e all’organizzazione, alla soluzione dei problemi, alle relazioni;

costruire un diverso sistema di valutazione dei DS, al momento poco rispettoso delle peculiarità del sistema scolastico Trentino, inutilmente complicato, basato più sulla raccolta di dati quantitativi che su strumenti di osservazione delle diverse realtà scolastiche;

da ultima ma non ultima, la questione delle strutture scolastiche: alcune decisamente datate e che necessiterebbero di interventi di manutenzione.

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prof.ssa Elina Massimo

Coordinatrice area Dirigenza Scolastica UIL Scuola in Trentino

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