(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Il gradimento del Governo è andato progressivamente erodendosi dal suo insediamento in poi (si veda Pannello SWG), tuttavia rimane a un livello discreto, il 33%. Spesso gli esecutivi precedenti in questa fase erano già scesi sotto il 30%. A sostenerlo sono soprattutto i giudizi relativamente buoni su politica estera ed economia, temi assolutamente centrali in questo periodo. Nonostante il taglio all’IRPEF, peggiora, rispetto a 4 mesi fa, la valutazione dell’operato dell’esecutivo guidato da Meloni sul fisco e nella stessa misura cala anche il giudizio sul fronte della sicurezza.
Il tallone d’Achille del Governo rimane l’immigrazione, tema che in questa fase figura sottotraccia, ma in futuro potrebbe riemergere con forza.
Coerentemente con i giudizi sugli ambiti d’azione, i ministri che riscuotono maggior gradimento sono quello delle politiche estere (Tajani) e dell’Economia (Giorgetti), oltre a Crosetto. Ne escono piuttosto bene anche i ministri Nordio e Piantedosi, mentre in fondo alla classifica troviamo Roccella e Santanchè.
Facendo un resoconto dopo 16 mesi in carica, un terzo degli italiani considera l’operato del Governo in linea con le proprie attese, il 15% è rimasto positivamente sorpreso, mentre il 44% si ritiene deluso. Nell’ambito del centrodestra 1 elettore su 4 è deluso, principalmente perché si aspettava un azione più incisiva, risultati più tangibili. Sul piano della coesione tra le componenti dell’esecutivo, nel centrodestra non vengono ravvisati particolari problemi. Al contrario, dall’esterno le divisioni vengono percepite in modo più marcato.