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SPORTELLO CASA PER TUTTI * CASE ITEA – TRENTINO: « SFRATTO FAMIGLIA FAOUZI, PICCHETTO A RIVA DEL GARDA (26/9 – 10.00) »

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12.01 - domenica 24 settembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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La mattina di martedì 26 settembre a Riva del Garda in via 1 maggio è previsto il primo accesso dell’ufficiale giudiziario per procedere allo sfratto della famiglia Faouzi da un alloggio ITEA. Ancora una volta non si tratta di morosità o di violazione delle “regole”, ma di uno sfratto per fine locazione d’urgenza. In questo caso, tuttavia, lo sfratto avverrà dopo soli 3 anni di assegnazione, in quanto, nonostante sia previsto e consentito da contratto, l’Ente locale (Comunità di Valle) ha scelto di NON concedere una proroga.

Perché? Forse perché nella famiglia Faouzi lavorano entrambi i coniugi e questo li fa ritenere capaci di trovare un alloggio sul libero mercato? In effetti, in un contesto normale lo sarebbero, ma al giorno d’oggi, in Trentino, una famiglia composta da sei persone (compresi un’anziana e tre minori) non ha alcuna possibilità di trovare alloggio in affitto, soprattutto in Alto Garda e dintorni, dove gli alloggi turistici (spesso in nero) hanno saturato il mercato immobiliare e portato al rialzo dei prezzi a livelli insostenibili per i residenti.

La famiglia Faouzi sta cercando, da tempo, un nuovo alloggio, ma temiamo, per le ragioni esposte sopra, che ciò non avverrà a breve: occorre dunque rimandare lo sfratto con i picchetti solidali affinché venga rispettato il principio che “si passa da casa a casa”.

Interpellata l’assistente sociale di riferimento sulle opzioni sul tavolo, l’unica prospettata è la separazione del nucleo familiare, paventando di collocare i minori (da soli) in struttura qualora lo sfratto venga eseguito. La famiglia ha richiesto che queste dichiarazioni venissero messe per iscritto in una relazione da mostrare all’ufficiale giudiziario (a riprova del fatto che l’unica soluzione di cui le istituzioni sono capaci, ovvero la disgregazione del nucleo, è incompatibile con la Costituzione e le leggi ordinarie). Tuttavia, nemmeno questo ha voluto fare l’assistente sociale.

Anzi è arrivata a scrivere una vera e propria falsità per deresponsabilizzarsi: la colpa ricadrebbe sulla famiglia che non ha chiesto il rinnovo dell’alloggio quando la famiglia stessa è da decenni fa domanda di alloggio ITEA!. Un’assistente sociale che a voce non si è fatta tanti scrupoli a dire che in caso di sfratto allontanerà i figli e le figlie dal nucleo senza scriverlo nella relazione, cosa che farebbe capire la situazione di emergenza in cui ci troviamo.

Non possiamo tollerare né questo atteggiamento razzista e colonialista e né che una famiglia sia messa in strada.

Ci vediamo perciò il 26 settembre alle ore 10:00 in via 1 maggio a Riva del Garda.

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