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ROSSI (MISTO) * GRANDI CARNIVORI: « LA CREDIBILITÀ DI FUGATTI COME PRESIDENTE PASSA ANCHE DAL RICONOSCIMENTO DEL PERCORSO FATTO IN PASSATO DA CHI LO HA PRECEDUTO »

Scritto da
20.07 - martedì 18 aprile 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Ugo Rossi (Misto) si è compiaciuto per l’operazione compiuta, legittima non solo dal punto di vista giuridico, ma anche dal punto di vista del buon senso. Fugatti riferisce su orsi. Non mi interessa una pubblica auto ammenda di quanto detto in passato da Fugatti ma la sua credibilità di Presidente adesso passa anche dal riconoscimento pubblico del percorso fatto in passato da chi lo ha preceduto. Anche noi per esempio abbiamo sempre richiesto (ci sono i protocolli) una riduzione del numero.

Positivo il fatto che il presidente Fugatti e l’assessora Zanotelli si siano resi conto finalmente di quanto la gestione dei grandi carnivori sia difficile e complicata. Hanno visto in questi 4 anni che può capitare che gli orsi muoiano di anestesia, che non si riescano a catturare, che si debbano rilasciare, che si rompa un radiocollare, che gli orsi scappino, che ci sia un’opinione pubblica avversa, che sia difficile fare le le ordinanze e che ci sia uno stato con Ministri che non vogliono sentir parlare di riduzione del numero.

Il tema è ancora sul tavolo e mi aspetto che venga riconosciuto anche quello che è stato fatto in passato a questo proposito, perché ci sono richieste formali anche mie al ministro in questo senso e protocollate. Perché chi guida la Pat ha anche il dovere di rappresentare pubblicamente e al Ministero che queste richieste ci sono da anni. Suggerirei, ha aggiunto, di andare al tavolo tecnico del Ministero forti della credibilità costruita nel tempo sull’argomento e che è bene ricostruire portando tutti gli atti fatti anche in precedenza, con una proposta compiuta e seria. Una proposta che la nostra struttura è certamente in grado di predisporre e che, a differenza di quanto potevamo fare noi, può poggiare non su una semplice richiesta, ma su una legge e su una sentenza della Corte costituzionale, che dice che le prerogative del Ministro per la deroga sull’uccisione sono dal settembre del 2019 in carico del Presidente della Provincia. Con tutte le difficoltà del caso ovvio.

Rossi ha concluso con una precisazione: il mio auspicio non è rivolto a pretendere ammenda rispetto alle vicende politiche del passato, tantomeno a quelle del futuro a cui io non parteciperò. La credibilità della sua azione, ha detto rivolto a Fugatti, non può che essere rafforzata da ciò che la nostra amministrazione ha fatto in passato, a prescindere dal ruolo politico dell’uno o dell’altro: lo dicono le carte, lo dicono i numeri e l’immensa mole di attività che è stata fatta anche per modificare questo progetto. E su queste basi si può costruire una linea di messaggio comune.

 

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Ugo Rossi (Misto)

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