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PATT * REGIONE AUTONOMA TRENTINO ALTO ADIGE – SÜDTIROL: « LE NOSTRE PROPOSTE PER VALORIZZARE IL RUOLO DELL’ENTE »

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16.37 - mercoledì 7 luglio 2021

Nella seduta odierna del Consiglio regionale si vota la staffetta fra i Presidenti delle due Province Autonome di Trento e Bolzano. Il PATT, in accordo con la SVP, ha deciso di presentare un documento di programma con le sue idee per il futuro della Regione.

Cinquant’anni ci separano ormai dall’approvazione del secondo Statuto di Autonomia. Negli ultimi decenni, perseguendo una concezione di un’Autonomia non statica ma dinamica, interpretata come responsabilità che si adatta ai tempi che cambiano, la Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol e le due Province autonome di Trento e di Bolzano hanno ottenuto un’espansione delle proprie competenze e nuove funzioni amministrative. Il processo di ampliamento dell’Autonomia è tuttora in corso e il confronto con lo Stato per ottenere il trasferimento alla Regione e di conseguenza alle Province di ulteriori competenze non è mai venuto meno.

Presupposto indispensabile per la nuova funzione della Regione è l’unicità dello Statuto d’Autonomia per le due Province, che, seppur formalmente adottato unilateralmente dallo Stato italiano, attua sostanzialmente le misure dell’Accordo di Parigi, che costituisce – anche se in forma semplificata – un trattato internazionale. La nostra Autonomia risulta pertanto garantita anche sul piano internazionale.

Oggi, nel corso del Consiglio regionale si è attuato il meccanismo della staffetta.  Il meccanismo della staffetta prevede, a metà legislatura, l’alternanza per la Presidenza del Consiglio regionale. La politica del nuovo millennio ha inteso imprimere la stessa logica all’avvicendamento al vertice dell’organo esecutivo regionale. La presenza alla guida della Giunta regionale dei due Presidenti delle Giunte provinciali testimonia l’importanza che le due Province vogliono attribuire alla Regione come luogo deputato a costruire il dialogo fra i due territori e a fare sintesi delle loro istanze comuni.

Stiamo attraversando una fase politica e sociale che ci pone di fronte alla necessità di potenziare e rafforzare, attraverso l’Istituzione regionale, il raccordo politico, amministrativo e operativo tra le due Province e di sviluppare politiche di interesse comune, soprattutto quando assumono un’importanza strategica e richiedono un contesto più ampio rispetto alla dimensione provinciale per poter essere gestite in maniera efficace, come nel caso delle materie:

sostenibilità e tutela dell’ambiente, politiche energetiche, grandi concessioni idroelettriche;
gestione dei grandi carnivori;
pianificazione delle politiche sanitarie e delle specializzazioni ospedaliere, perché sia garantita alla comunità regionale la possibilità di accedere ad eccellenze in tutte le più importanti divisioni della medicina e siano sviluppati accordi per una fruizione comune delle strutture ad alta specializzazione, come ad esempio la protonterapia;
collaborazione nella nuova Facoltà di Medicina a Trento;
promozione e gestione turistica delle Dolomiti Patrimonio Unesco;
mobilità e politica dei trasporti interregionale ed europea, tunnel ferroviario del Brennero e definizione delle tratte di accesso, regolamentazione dei passi di attraversamento;
rinnovo della concessione dell’Autostrada del Brennero;
politica del credito e gestione di Mediocredito come banca di riferimento per il territorio regionale;
cooperazione;
rapporti tra le Università e sviluppo coordinato della ricerca scientifica;
modello regionale di welfare, previdenza complementare, sanità integrativa e interventi per la non autosufficienza;
collaborazione e sinergia operativa tra i comuni di confine fra le due Province, in particolare nel campo della sicurezza, della prevenzione dalle calamità e dell’organizzazione e formazione del sistema della protezione civile;
rapporti con l’Unione Europea, promozione dell’integrazione europea, cooperazione transfrontaliera (Gect “Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, Arge Alp, Alpe Adria, ecc.), strategie macroregionali (EUSALP);
promozione della cultura dell’Autonomia e della storia comune.

Ed è proprio per il grande senso di responsabilità nel voler tutelare e valorizzare la peculiarità del nostro sistema autonomistico, nella piena consapevolezza che solo un quadro regionale compatto e unito può garantire la nostra specialità, anche sul piano internazionale, contro ogni tentativo di dividerla fra le due autonomie provinciali o addirittura di depotenziarla, che il PATT, che fin dall’inizio della Legislatura ha sostenuto la coalizione regionale assieme alla SVP, ha raccolto l’invito a far parte della Giunta regionale, impegnandosi direttamente, con il suo peso politico e utilizzando la storica intesa politica e programmatica con la SVP, per far sì che le due Province autonome, attraverso la comune cornice statutaria, raggiungano forme sempre più ampie e più solide di raccordo ad ogni livello, sia interno al territorio regionale, sia soprattutto nei confronti delle Istituzioni e della realtà esterne.

Con questo spirito oggi, in occasione della seduta del Consiglio Regionale che eleggerà la nuova presidenza, il PATT ha rinnovato la volontà di lavorare insieme alla SVP con lo scopo prioritario di rinsaldare i legami tra le due Province Autonome. A tale proposito gli Autonomisti Trentini hanno elaborato un documento programmatico che è stato sottoposto al nuovo Presidente della Giunta regionale Maurizio Fugatti e dallo stesso interamente recepito.

La condivisione, anche da parte del nuovo Presidente, degli obiettivi, politicamente strategici, contenuti nel documento degli autonomisti, rappresenta un risultato politico di importanza storica per le nostre tre Istituzioni autonomistiche.

Oltre ad essere riconfermata la storica collaborazione con la SVP, oggi sono stati riaffermati i fondamenti istituzionali della nostra Autonomia ed è stato condiviso un programma di proposte concrete e utili per la comunità regionale, sul quale costruire i prossimi due anni e mezzo di legislatura. Il momento storico in cui viviamo richiede che le due Province Autonome unite nell’Ente Regione trovino una rinnovata volontà di collaborazione per la salvaguardia e la valorizzazione della nostra Autonomia e del nostro Statuto.

 

Le Stelle Alpine dimostrano in questo modo che la scelta di far parte della Giunta regionale era e resta la via maestra per tutelare e rafforzare le prerogative del sistema autonomistico. La prossima settimana, insieme con la SVP, verrà organizzata una conferenza stampa per illustrare le azioni che verranno attuate congiuntamente nei prossimi due anni e mezzo.

 

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Il Segretario Politico

Simone Marchiori

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