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PATT * PREFERENZA DI GENERE: MARCHIORI E OSSANNA: « NESSUN BLITZ, PROPOSTO EMENDAMENTO MIGLIORATIVO PER MAGGIORE INGRESSO DELLE DONNE »

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20.24 - martedì 6 giugno 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Marchiori e Ossanna: “Nessun blitz, sulla preferenza di genere proposto un emendamento migliorativo per consentire un maggiore ingresso delle donne e una migliore rappresentanza di tutte le valli trentine”.

Il tema della rappresentanza di genere in politica tiene banco ormai da anni sulla scena politica trentina. L’esigenza di una maggiore presenza femminile all’interno delle istituzioni è una priorità per gran parte dei movimenti politici. Anche il PATT, dal canto suo, non si tira indietro dalla responsabilità di aumentare e favorire l’equilibrio della presenza dei due sessi.

L’attuale legge, che aveva portato le preferenze da quattro a due con l’obbligo dell’alternanza di genere, aveva tuttavia mostrato nel 2018 i propri limiti sia in termini di efficacia (la presenza femminile in Consiglio provinciale è inferiore alla media europea e, addirittura a quella italiana) che di rappresentanza delle valli, andando a penalizzare quelle meno popolate. Ecco perchè a inizio legislatura, con primo firmatario Ugo Rossi, il PATT aveva proposto una modifica della legge passando a tre preferenze di cui una bloccata. Una proposta, va riconosciuto, non ottimale in quanto non garantiva la parità. Gli autonomisti non si erano fermati e avevano continuato a ragionare sul tema, ponendolo all’interno dei punti programmatici imprescindibili e del proprio programma elettorale per la prossima legislatura. Ma l’argomento è stato sviscerato anche da un punto di vista scientifico e sociologico, grazie a uno studio commissionato dal Gruppo del PATT che, partendo da una panoramica sulla situazione della rappresentanza di genere nei vari Paesi del mondo, scende poi ad analizzare in modo più puntuale il contesto europeo e quello italiano, avanzando poi delle proposte migliorative per il Trentino.

“Quello che emerge dallo studio appena approntato – commentano il Segretario politico Simone Marchiori e il Capogruppo Lorenzo Ossanna – è un quadro molto chiaro in cui, i Paesi europei culturalmente più predisposti alla parità di genere ottengono risultati migliori, addirittura grazie alla sola autoregolamentazione dei partiti, mentre quelli meno predisposti necessitano di misure ad hoc”.

“Nello specifico le strade per il Trentino possono essere due: il primo è quello che si basa sul modello spagnolo con liste a “pettine” ma senza voto di preferenza, così da garantire l’ingresso automatico di entrambi i generi nelle istituzioni. Tale sistema, seppur efficace, toglie la possibilità al cittadino di poter scegliere i propri candidati e, a nostro avviso, oltre al rischio di decadimento della qualità della classe politica, può portare grossi problemi ad una realtà come quella trentina fatta di valli anche molto diverse fra loro e che necessitano anche di rappresentanza diretta e riconoscibile”.
“Rimane, quindi, un’altra possibilità secondo lo studio: quella di aumentare le preferenze mantenendo invariate le proporzioni della rappresentanza di genere. Consentire, quindi, ai cittadini, di tornare ad avere più possibilità di scelta favorendo in tal modo le reali possibilità di ingresso per le donne”.

“Ecco perchè rigettiamo al mittente le accuse di chi vorrebbe far passare la nostra iniziativa come un blitz: alla luce del sole, sulla prima legge in cui era possibile farlo, abbiamo fatto una proposta che è contenuta nel nostro programma e che è migliorativa del quadro attuale. Un emendamento alla luce del sole, tutt’altro che segreto. Se ci sarà la possibilità di vederlo approvato sarà un passo avanti verso la parità. Altrimenti provvederemo comunque a riproporlo più avanti. Ci teniamo, tuttavia, a rendere pubblico uno studio che, per la sua accuratezza, può aiutare a rendere più chiaro un tema da sempre dibattuto”.

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