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PATT * ICE RINK BASELGA PINÉ: MARCHIORI, “NO OLIMPIADI? NON SERVONO ‘CONTENTINI’ MA SUBITO UN PROGRAMMA PAT-CONI PER IL RILANCIO DELL’ALTIPIANO”

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12.27 - domenica 8 gennaio 2023

PATT: “No Olimpiadi? Non servono ‘contentini’, subito un accordo di programma con PAT e CONI per il rilancio dell’Altipiano”.

Il nuovo anno è iniziato, per la Comunità di Piné e le associazioni sportive dell’altipiano legate al ghiaccio, con delle dense e nere nuvole all’orizzonte.

Sono passati solo pochi mesi, un paio, dall’approvazione in consiglio comunale del progetto che doveva vedere sbarcare i 5 anelli olimpici a Piné, ma sembra davvero un’era geologica fa: pare ormai scontato, infatti, che la rinuncia alla competizione olimpica sia un dato di fatto, con il trasferimento a Torino delle gare previste.

Cosa sia cambiato, in così poco tempo, tuttavia, non è ancora chiaro: la mancanza dei tempi tecnici per la costruzione della grande struttura coperta doveva essere  messa in conto già prima, mentre la sostenibilità dell’impianto era già sotto la lente d’ingrandimento nonostante le ripetute rassicurazioni della Provincia.

Come PATT ci siamo sempre battuti affinché, un evento importante come le Olimpiadi, rappresentasse veramente un punto di rilancio per il turismo dell’Altopiano in grado di generare ricadute a 360 gradi e di portare investimenti che dessero risposte a numerose esigenze e problematiche aperte e non fossero, quindi, limitate alla realizzazione dell’ovale coperto. Le Olimpiadi, insomma, pur concentrandosi sul ghiaccio, dovevano essere solo il primo passo per andare a investire su ambiente e montagna.

Ecco perché se, come sembra, la rinuncia appare ormai inevitabile, non possiamo che condividere la delusione e la rabbia di una Comunità che si vede portar via un’occasione di sviluppo.

Ma la vera partita, adesso, sta nel rilanciare: se Olimpiadi non saranno, Piné deve pretendere la sottoscrizione di un accordo di programma che veda comunque un cospicuo investimento per il territorio, gli sport e il turismo. L’organizzazione di alcuni eventi legati agli sport su ghiaccio sembrano solamente un contentino per evitare polemiche.

A nostro modo di vedere, per prima cosa, va richiamato il CONI alle sue responsabilità: nonostante le criticità fossero note da tempo, l’ente guidato da Malagò aveva comunque affermato di battersi per Piné. Adesso deve essere il primo a confermare degli investimenti nella località trentina: prima di parlare di gare e manifestazioni, vanno sistemati gli impianti. Il palazzetto attuale soffre di problematiche arcinote che ne rendono la sua manutenzione, anche da un punto di vista ambientale, improcrastinabile e non scaricabile semplicemente sul Comune. Ma il Comitato Olimpico Nazionale, di fronte a questo passo falso, può e deve impegnarsi anche per le altre realtà sportive presenti in zona che proprio a Piné hanno dato grande lustro negli anni. Si pensi ad esempio alla società arcieri che, pur senza bisogno di grandi impianti, in tempo pre COVID era in grado portare qualcosa come un migliaio di atleti alla volta alle sue competizioni.

Ma oltre al CONI anche la Provincia di Trento deve investire sull’Altopiano delle cifre in grado di generare ricadute positive per sport e turismo.

Soprattutto in ottica di destagionalizzazione delle presenze. Come autonomisti avanziamo già ora dei suggerimenti sulle priorità di intervento su cui puntare l’attenzione: a partire dal Rifugio Tonini, vera incompiuta del turismo montano, passando per le criticità che da tempo affliggono i laghi dell’altipiano e a cui diventa prioritario dare risposte concrete se si vuole garantire presenze turistiche durante tutto l’anno. Ma possiamo parlare anche del collegamento ciclabile con la Valsugana e molte altre partite strategiche su cui, se si tiene davvero ai pinetani, va spostata l’attenzione. Anche in questo caso un esempio lo si può trovare facilmente nel ripristino ambientale e paesaggistico dei boschi che, dopo Vaia, stanno facendo i conti con i pesanti danni del bostrico.

Insomma, il punto è che se Olimpiadi non s’hanno da fare, non di solo ghiaccio vive Piné. Anzi, è il momento di dimostrarlo, subito, con un protocollo d’intesa che fissi risorse certe e progetti chiari d’investimento. E non si limiti solamente a proposte parziali e dal respiro corto, buone solo a rasserenare gli animi di una popolazione che si sente presa in giro.

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Simone Marchiori – Segretario politico PATT

Bruno Grisenti – Consigliere comunale Piné, già Vicesindaco

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