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OPENPOLIS * GEOSITI: « NEL 2021 IN ITALIA ERANO 2.160, FRIULI-VENEZIA GIULIA / SARDEGNA E EMILIA-ROMAGNA NE HANNO PIÙ DI 200 »

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07.46 - venerdì 3 febbraio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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I geositi sono luoghi di interesse geologico. Nel 2021 in Italia erano 2.160. Il Friuli-Venezia Giulia è la regione italiana che ne ospita di più: 286.
Il patrimonio geologico testimonia la storia della terra ed è strettamente legato alla biodiversità: per questo va tutelato. In Puglia quasi l’86% dei siti di interesse geologico si trova in aree protette.

I geositi sono beni geologici che costituiscono una testimonianza della storia e dell’evoluzione del territorio. Ambienti che vanno preservati, valorizzati e tutelati, perché possono essere fragili e perché hanno un immenso valore sia storico che naturalistico. Dal 2002 esiste un inventario nazionale di tali luoghi, che oggi in Italia sono più di 2mila. Tuttavia non esiste ancora una normativa a livello nazionale e le varie regioni usano criteri differenti per l’inventariazione.

Cosa e quanti sono i geositi in Italia. Sono un elemento fondamentale del patrimonio geologico del nostro paese. Possono essere luoghi di notevole valore paesaggistico, o in cui ci sono ritrovamenti fossili o ancora dove si presentano associazioni rare di minerali. Hanno un’importanza testimoniale, a livello geomorfologico, paesistico, sedimentologico, paleontologico o stratigrafico. Possono essere luoghi dove sono stati ritrovati fossili, minerali particolari o elementi morfologici notevoli. O comunque elementi di valore scientifico e paesaggistico, o una fruibilità che li rende dei veri e propri monumenti.

Si tratta dunque di siti di interesse geologico che rivestono particolare importanza nella storia dell’area in cui si trovano, tale da determinare un interesse nella loro conservazione.

Si tratta di “singolarità geologiche” […] che per rarità, valore scientifico, bellezza paesaggistica, fruibilità culturale e didattica possono essere considerate dei veri e propri “monumenti” geologici da tutelare, salvaguardare e valorizzare.

Dal 2002 è stato introdotto in Italia un inventario nazionale di questi monumenti geologici, pensato sia per la conoscenza del territorio che per la pianificazione del territorio e la tutela ambientale. L’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ne conta più di 2mila sul territorio italiano. 2.160 i geositi presenti in Italia a fine giugno 2021.

Ancora non esiste una normativa a livello nazionale e pertanto c’è una certa disomogeneità da regione a regione rispetto a come vengono inventariati. Ispra cerca di promuovere una armonizzazione dei criteri in questo senso. Al momento infatti solo 5 regioni sono dotate di normative apposite, e soltanto in Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia possono dirsi realmente efficaci. Friuli, Sardegna e Emilia-Romagna hanno più di 200 geositi I siti di interesse geologico nelle regioni italiane (2021).

I dati si riferiscono al numero di geositi presenti in Italia al 30 giugno 2021. Quelli che ricadono su più regioni non vengono conteggiati, per cui il totale non coincide con il totale nazionale. Il Friuli-Venezia Giulia è la prima regione italiana per numero di siti di interesse geologico: ne registra in totale 286. Seguono la Sardegna con 236 e l’Emilia-Romagna con 215. Tutte le altre regioni sono al di sotto della soglia dei 200. Ultime Umbria e Puglia, con meno di 40 siti l’una. Il totale dei geositi registrati nelle regioni non corrisponde al totale di 2.160 perché alcuni si trovano sul territorio di più regioni.

Questa notevole disomogeneità non è dovuta, secondo Ispra, a una maggiore o minore ricchezza del patrimonio geologico nelle diverse aree del nostro paese. Quanto più al diverso stato di avanzamento dei progetti di inventariazione dei geositi da parte delle regioni. Una pratica che, come accennato, necessita di una maggiore armonizzazione.

La tutela del patrimonio geologico. La geodiversità è, come evidenzia Ispra, strettamente legata alla biodiversità. Questa è una delle ragioni per cui il patrimonio geologico deve essere tutelato e protetto. Inoltre i siti geologici sono anche più fragili di quello che può sembrare, oltre a essere la sede in cui si conserva la memoria della terra.

È giunto il momento di proteggere il patrimonio naturale e l’ambiente fisico, perché il passato della terra non è meno importante di quello dell’uomo. – dichiarazione internazionale dei diritti della memoria della terra (1991)
Anche per quanto riguarda l’effettiva tutela dei geositi esistenti si può notare una marcata disomogeneità a livello regionale.

In Puglia e Campania oltre l’80% dei geositi è in aree protette La quota di siti di interesse geologico che si trova all’interno di aree protette, per regione (2021). I dati si riferiscono alla quota di geositi localizzati in aree protette, sul totale dei siti registrati in Italia al 30 giugno 2021. Quelli che ricadono su più regioni non vengono conteggiati, per cui il totale non coincide con il totale nazionale. In Puglia e Campania oltre l’80% dei siti di interesse geologico registrati si trovava, nel 2021, in aree protette. Seguono da questo punto di vista Veneto, Abruzzo e Marche con quote superiori al 70%. Sotto il 50% si trovano invece Sardegna, Piemonte, Basilicata e Valle d’Aosta.

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