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MINISTERO SALUTE E ISS * TRENTINO – DATI SETTIMANA 19/7 -25/7: « CASI TOTALI 47.318 / INCIDENZA CUMULATIVA: 8686.27 PER 100.000 / INCIDENZA: 46.81 PER 100000 – RT: 1.83 (CI: 0.57-2.9) (MEDIO 14GG) »

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18.52 - venerdì 30 luglio 2021

Aggiornamento 28 luglio 2021 – Periodo di riferimento: 19/7/2021-25/7/2021. L’incidenza settimanale a livello nazionale evidenzia un forte aumento dei casi diagnosticati nella quasi totalità delle Regioni/PPAA. Quasi tutte le Regioni/PPAAA sono classificate a rischio epidemico moderato.

L’attuale impatto della malattia COVID-19 sui servizi ospedalieri presenta tassi di occupazione e numero di ricoverati in area medica e terapia intensiva in lieve aumento. La trasmissibilità sui casi ospedalizzati è sopra la soglia epidemica. La circolazione della variante delta è ormai largamente prevalente in Italia. Questa variante sta portando ad un aumento dei casi in altri paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi.

Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità. Sulla base dei dati e delle previsioni ECDC, della predominanza della variante virale delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali, è opportuno mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.

 

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Punti chiave:
Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 19–25 luglio 2021. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione ad inizio luglio.
Continua il forte aumento dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 50 per 100.000 abitanti (19/07/2021-25/07/2021) vs 31 per 100.000 abitanti (12/07/2021-18/07/22021), dati flusso ISS). Si segnala che le seguenti Regioni/PA riportano una incidenza settimanale >50 casi ogni 100.000 abitanti: Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto.

Nel periodo 06–20 luglio 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,57 (range 1,34– 1,82), in forte aumento rispetto alla settimana precedente e sopra uno. Si osserva in maniera analoga un aumento dell’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=1.46 (1.38-1.55) al 20/7/2021 vs Rt=1.16 (1.06-1.27) al 13/7/2021). La elevata proporzione di soggetti giovani e asintomatici evidenziata dai dati epidemiologici pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità (https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-sorveglianza-dati) va considerata nella lettura di queste stime di trasmissibilità. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (https://www.iss.it/primo-piano/-/asset_publisher/o4oGR9qmvUz9/content/id/5477037).

Sono 20 le Regioni/PPAA classificate a rischio moderato e una (Molise) a rischio basso, secondo il DM del 30 Aprile 2020, questa settimana. Nessuna Regione/PPAA supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 2%, con un lieve aumento nel numero di persone ricoverate che passa da 165 (20/07/2021) a 189 (27/07/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta al 3%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 1.194 (20/07/2021) a 1.611 (27/07/2021).
Diciassette Regioni/PPAA riportano allerte di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.

Raddoppia il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (10.076 vs 4.997 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti scende ulteriormente (28% vs 30% la scorsa settimana). Invece, aumenta la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% vs 44%). Infine, il 26% è stato diagnosticato attraverso attività di screening.

La circolazione della variante delta è ormai largamente prevalente in Italia. Questa variante ha portato ad un aumento dei casi in altri Paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi.

Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità. Sulla base dei dati e delle previsioni ECDC, della predominanza della variante virale delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali, è opportuno mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.

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