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LAV * ORSI TRENTINO – PREVENZIONE: « DE COL AFFERMA CHE STA FACENDO TUTTO IL POSSIBILE, SOLO TEORIA COME QUANDO NEL GIUGNO 2021 DISSE “CI SONO 600 VOLONTARI“ »

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15.37 - martedì 25 aprile 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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IL DIRIGENTE DELLA PROTEZIONE CIVILE DEL TRENTINO DE COL AFFERMA CHE LA PROVINCIA STA FACENDO TUTTO IL POSSIBILE IN TEMA DI PREVENZIONE. LAV: SOLO TEORIA, COME QUANDO NEL GIUGNO 2021 CI DISSE CHE C’ERANO 600 VOLONTARI IMPEGNATI SUL TERRITORIO PER DIFFONDERE INFORMAZIONI PER PREVENIRE INCONTRI CON GLI ORSI MA NESSUNO LI HA MAI VISTI.

Se la tragedia avvenuta in Val di Sole ha un lato positivo, è quello di far venire a galla tutte le inadempienze e l’incapacità della Provincia di Trento nel prevenire i possibili incidenti con gli orsi. Ancora oggi il Dirigente della Protezione Civile provinciale, Raffaele De Col, afferma che “tutto quello che è possibile fare in Italia lo facciamo già” riferendosi alle attività di prevenzione che si potrebbero mutuare dagli altri Paesi dove sono da sempre attive politiche che favoriscono la convivenza con gli orsi attraverso la prevenzione degli incidenti.

“Tuttavia, l’affermazione del dirigente provinciale non ci suona nuova – afferma Massimo Vitturi, responsabile LAV, Animali Selvatici – è lo stesso approccio che ha tenuto quando, il 1° giugno 2021, lo incontrammo assieme alla già assessora Zanotelli e al Dott. Giovannini. In quell’occasione presentammo le nostre proposte per avviare un progetto comprendente numerose azioni per prevenire gli incidenti con gli orsi, De Col replicò che le nostre proposte non gli erano utili perché in tutto il Trentino c’erano già 600 volontari impegnati a diffondere informazioni per favorire
la convivenza con gli orsi.”

Un’affermazione priva di ogni fondamento, considerato che nessuno ha mai avuto l’occasione di incontrare i millantati 600 volontari di De Col, neppure le decine di volontari della LAV che dal 2021 sono impegnati ogni estate nel progetto “Bear Ambassador” nelle valli del Parco Adamello Brenta. Un progetto che ha l’obiettivo di diffondere tra i cittadini, circa 10.000 sono stati quelli incontrati dai volontari LAV nell’estate 2022, le informazioni utili ad evitare incontri con gli orsi ma anche per sapere come comportarsi nel caso in cui ci si dovesse comunque imbattere in un orso sul proprio cammino.

Le azioni proposte alla Provincia erano scaturite dal convegno internazionale organizzato dalla LAV “Convivere con gli orsi in Trentino” Il 17 aprile 2021, purtroppo però l’unico risultato sono state delle alzate di spalle dai massimi dirigenti politici e tecnici e soprattutto nessun atto è seguito a quell’incontro da parte dell’amministrazione, che non ha neanche voluto partecipare al Convegno dove erano presenti esperti internazionali ed Istituzioni, tra cui la stessa ISPRA.

La Provincia di Trento ha una visione distorta del concetto di prevenzione e l’affermazione di De Col lo dimostra quando parla dell’uso di proiettili di gomma contro gli orsi che si avvicinano troppo ai centri abitati, dimenticando tutto ciò che invece bisognerebbe fare prima di arrivare alla dissuasione, per evitare che gli animali si avvicinino alle zone abitate. Come, ad esempio, l’installazione dei cassonetti anti-orso che in provincia di Trento è cominciata solamente nel 2021 con ben 20 anni di ritardo rispetto l’introduzione degli orsi.

“Quanti di loro, a causa della colpevole mancanza della Provincia, nel frattempo hanno avuto modo di imparare che dove ci sono gli uomini c’è anche continua disponibilità di cibo in quantità, diventando così degli “orsi confidenti” per esclusiva responsabilità della Provincia? – conclude Vitturi.

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