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GIORGIO DEVIGILI (MEDICO) / CAMPOBASE * SANITÀ PRIVATA: « IL VENETO LA TAGLIA E IL TRENTINO NO »

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13.32 - domenica 17 settembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Sanità privata, il Veneto la taglia e il Trentino no. Una paziente ha espresso la sua preoccupazione sulla mia pagina Facebook alcuni giorni fa, scrivendo: “Dottore, il 24 maggio 2024 ho fissato un appuntamento urgente per una risonanza alla schiena. La situazione è molto critica, e ho timore di rimanere paralizzata. Cosa mi consiglia di fare?”.

Questa domanda mi ha spinto a riflettere sul contenuto della lettera scritta da un consigliere provinciale uscente di Fratelli d’Italia, pubblicata ieri l’altro sull’Adige sotto il titolo “Togliere le restrizioni alla sanità privata”. In essa, si propone di potenziare ulteriormente il settore sanitario privato convenzionato mediante un incremento del finanziamento provinciale, con l’obiettivo di ridurre le lunghe liste d’attesa.

Nel contesto veneto, il governatore Zaia, esponente del partito Lega (che si allea con Fratelli d’Italia per il prossimo governo del Trentino), ha invece adottato una politica di taglio dei finanziamenti destinati alla sanità privata convenzionata, preferendo disporre tali risorse agli investimenti nel settore pubblico. Nel potenziamento delle infrastrutture e nell’implementazione di nuove tecnologie per fornire servizi sanitari di maggiore complessità, quelli che il settore privato solitamente evita per ragioni di scarsa redditività.

Infatti, nel Veneto, nel periodo compreso tra il 2010 e il 2018, il budget dedicato per visite specialistiche ed esami alla sanità privata convenzionata è stato ridotto da 861 milioni di euro a 808 milioni, pari al 6% in meno. Così come i ricoveri, nello stesso periodo, hanno subito una contrazione di stanziamenti del 5%, passando da 574 a 544 milioni di euro.

Sembra che, in questa situazione, l’influenza veneta sulla gestione sanitaria del Trentino, caratterizzata dalla costante nomina di Direttori Generali e collaboratori provenienti dal Veneto alla guida dell’Azienda Sanitaria Provinciale (una strategia di colonizzazione amministrativa passata inosservata che meriterebbe un’analisi politica approfondita), non abbia portato con sé le positive pratiche del governatore Zaia.

Pertanto, per quanto riguarda la “risonanza” necessaria alla signora, se si tratta veramente di un caso urgente, l’unica soluzione al momento è rivolgersi al Pronto Soccorso. D’altro canto, se la richiesta dell’esame non è considerata urgente, si può valutare la possibilità di ricorrere al settore privato convenzionato. Tuttavia, è essenziale sottolineare, che questa scelta comporterà costi per coloro che contribuiscono al finanziamento pubblico attraverso il pagamento delle tasse.

Questa vicenda pone in luce le divisioni politiche sulla gestione delle risorse nella sanità e la delicata bilancia tra investimenti pubblici e privati, una questione che incide direttamente sulla vita delle persone e sulle scelte riguardanti la qualità dell’assistenza medica.

Sarà importante tenere a mente questo tema in occasione delle prossime elezioni provinciali di ottobre, quando i cittadini esprimeranno il loro voto per determinare chi avrà il compito di dirigere il sistema sanitario del Trentino nei prossimi cinque anni. Dovranno scegliere tra chi sostiene un sistema sanitario orientato verso la privatizzazione e chi, al contrario, promuove un approccio universale, sostenendo così un sistema sanitario pubblico che mira a migliorare il valore dell’assistenza utilizzando in modo efficiente le risorse a disposizione, al servizio di tutti.

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Giorgio Devigili
Medico e candidato alle elezioni Provinciali con Campobase

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